Moise Kean, stasera, non sarà della partita. L'attaccante viola ha fatto ritorno a Firenze nella giornata di ieri. L'infortunio alla caviglia destra occorsogli nella gara di sabato con l'Estonia non è stato pienamente recuperato e Gattuso, insieme allo staff azzurro, hanno preferito fargli lasciare il ritiro.

La Repubblica
Kean in dubbio per Milano. La scelta di Piccoli ripaga la dirigenza
Adesso dovrà essere la Fiorentina a prendere una decisione, ma intanto Pioli può sorridere perché il report medico non ha fatto scattare l'allarme rosso. La risonanza ha infatti escluso danni seri alla caviglia e questo rende Kean gestibile e non inutilizzabile per un lungo periodo. Il calciatore verrà valutato giornalmente, senza rischiare nulla. In caso di miglioramento del dolore, allora il bomber viola potrà essere presente a Milano, altrimenti la Fiorentina proverà a recuperarlo per Vienna in Conference o per la gara casalinga contro il Bologna del 26 ottobre.
Notizie non confortanti, ma neanche negative. Senza interessamenti dei legamenti o traumi particolari si ragionerà giorno per giorno, valutando la soglia del dolore e la sua disponibilità. Certo, Pioli dopo averlo visto segnare per la quarta volta consecutiva in Nazionale, si aspettava di ritrovare il suo bomber carico al rientro a Firenze. Invece, in una delle gare più importanti per il cuore di Pioli e per la classifica della Fiorentina, dovrà probabilmente farne a meno.
L'attacco viola a San Siro
—Senza Kean il peso dell'attacco ricadrà tutto su Piccoli che è pronto a coglierne l'eredità. In Conference, giocando al centro dell'attacco ha segnato il suo unico gol in viola, convincendo anche per i movimenti offensivi. La sua alternativa sarà Dzeko. Pioli dovrebbe confermare il 3-4-2-1 visto nelle ultime uscite.
Questa sfortunata occasione, intanto, premia la scelta della dirigenza che in estate ha deciso di comprare una punta di spessore nonostante la presenza di Kean. Piccoli, per il suo status di co-titolare potrà non far abbassare il livello dell'attacco, né in termini di gol né di caratteristiche. Lo riporta La Repubblica
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