La situazione della Fiorentina di Rocco Commissoè riassumibile in una frase capovolta rispetto a quella del Gattopardo: «Nulla cambia, perché tutto cambi». Il presidente, fedele alla sua linea di fiducia e continuità, ha deciso di non stravolgere la struttura dirigenziale e tecnica nonostante la crisi profonda della squadra. Non ci sono esoneri né dimissioni imposte: Commisso crede ancora che gli uomini scelti– dal direttore sportivo all’allenatore – siano quelli giusti per risollevare la stagione, partita con grandi ambizioni ma rapidamente degenerata.

Corriere Fiorentino
CorFio: “Pradè verso l’addio a fine stagione. Ecco perchè non si dimette”
Daniele Pradè, direttore sportivo, si è assunto pubblicamente la responsabilità del momento negativo, arrivando persino a ventilare l’idea di dimettersi. Tuttavia, dopo una notte di riflessioni, ha deciso di restare al suo posto, consapevole che Commisso non avrebbe accettato le sue dimissioni e che abbandonare la nave ora sarebbe stato un gesto irresponsabile. Il suo intento è quello di accompagnare la squadra fino a fine stagione, prima di valutare un possibile addio più sereno.
Anche Stefano Piolimantiene la fiducia del gruppo e della società. È convinto che la squadra lo segua ancora e che con silenzio e lavoro si possa invertire la rotta. Per ritrovare compattezza, il club ha organizzato una giornata collettiva al Viola Park, tra confronto e allenamento, per ripartire dal match europeo contro il Rapid Vienna. L’obiettivo immediato è pragmatico: risollevarsi in campionato e, magari, trovare nella Conference League quella spinta morale capace di rimettere in moto un gruppo smarrito ma non ancora rassegnato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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