Su Mandragora
—Mandragora è un giocatore con tante storie alle spalle. A Firenze è iniziata la sua quarta vita, ma fino a pochi giorni fa non aveva una chiara identità. Con Palladino invece ha riscoperto il suo talento giovanile. Può darsi che finalmente abbia trovato il suo vero ruolo. E' l'uomo che entra, che ha il passo e tira. Ora ha meno responsabilità, non è più l'uomo che deve creare.
Kean
Kean sta dimostrando di avere maturità, lo si capisce anche dalle sue parole. Ed è proprio questa maturità che ha dentro che lo ha aiutato ad esplodere. Il gesto a Djimsiti?E' un gesto che non consiglierei di fare, ma lo perdono perché dipende come fai le cose. Non riesco a vederci cattiveria, dopo il gesto ci ride. Sente la partita come se fosse un gioco e non un business.
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