"Per il Sassuolo ha segnato il numero 25 Berardi". Lo scorso 6 maggio lo speaker del Franchi, suo malgrado, pronunciò questa frase per ben tre volte in appena venti minuti. Una batosta inaspettata, da lasciare senza fiato. Anzi no, perché al duplice fischio di fine primo tempo, con il tabellone che recitava Fiorentina-Sassuolo 0-3, tanti tifosi viola rinnovarono un'abitudine quasi dimenticata: fischiare la squadra. Mai nei due anni di gestione Montella la Fiorentina era stata così chiaramente criticata dai propri sostenitori, che in quella sera di maggio tornarono ai tempi di Mihajlovic o altri allenatori transitati con poca fortuna sotto la torre di Maratona. I fischi smossero gli animi della squadra, che nella ripresa accorciò parzialmente lo svantaggio, perdendo per 4-3 una partita il cui esito alla vigilia vedeva i viola nettamente favoriti e che consentì agli emiliani di salvarsi in anticipo.
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Per vendicare quei fischi
Fiorentina e Sassuolo si ritrovano di fronte dopo il 4-3 che premiò i neroverdi. L’occasione giusta per la rivincita
Domani come ieri, Gomez non sarà della partita. Un altro infortunio ha tolto di mezzo il bomber tedesco, ormai più presente nei report medici che in campo. Quel 6 maggio il peso dell'attacco gigliato era sulle spalle di Matri, poi sostituito da Rossi, Wolski e Cuadrado, l'elemento da cui domani sera dipenderanno le fortune della squadra. Insieme a lui ci saranno Ilicic e uno tra Babacar e Bernardeschi, o forse il redivivo Joaquin. L'obiettivo è non far pesare l'assenza della coppia dei sogni e proseguire il trend delle ultime tre partite, dove tra campionato e Europa League la Fiorentina ha conquistato due vittorie e un pareggio, senza subire gol.
Sono tanti i calciatori che domani vorranno prendersi una gustosa rivincita. Cuadrado, Savic, capitan Pasqual, Mati Fernandez, Gonzalo, Borja Valero. Anche mister Montella, che per novanta minuti dovrà mettere da parte l'amicizia con Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo. Servono i tre punti, serve la vittoria per proseguire il momento di crescita e per trasformare quei fischi in applausi.
STEFANO FANTONI
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