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Passaggio a vuoto

Contro l'Empoli hanno risaltato in negativo le prove di Suarez e Rebic. Un passaggio a vuoto che potrebbe cambiare il loro futuro in viola

Stefano Fantoni

Nel primo tempo dimenticabile della Fiorentina contro l'Empoli, con otto-nove undicesimi irriconoscibili rispetto al solito, hanno risaltato in negativo le prestazioni di due giocatori: Mario SuarezAnte Rebic. Lo spagnolo, schierato nei due di centrocampo al fianco di Vecino, è apparso spaesato e avulso dal gioco, divorato dal pressing alto di Zielinski e Buchel a tal punto da giocare male quei pochi palloni gestiti. Un netto passo indietro rispetto all'ultima uscita da titolare, ovvero contro il Frosinone, quando segnò anche il primo gol in maglia viola. Se Sousa voleva risposte positive dall'ex Atletico Madrid, finora lontano parente del mediano visto in Spagna, diciamo che non è rimasto soddisfatto e, non a caso, lo ha lasciato negli spogliatoi dopo i primi 45'.

Così come Rebic. Il ventiduenne croato fatica a ritagliarsi il proprio spazio in questa Fiorentina. Se, anche per lui, la prova contro il Frosinone era stata decisamente positiva, nelle altre gare non è riuscito a dare segnali incoraggianti. L'espulsione contro il Lech Poznan il punto più basso, ieri contro l'Empoli un altro passaggio a vuoto, con Mario Rui che lo ha praticamente cancellato dal campo per tutto il primo tempo. Un doppio passo cincischiato l'emblema della sua gara.

E adesso? Sia Suarez che Rebic non hanno sfruttato l'occasione, "scendendo" così ulteriormente nelle gerarchie di Sousa. La finestra di mercato di gennaio si avvicina e non è escluso che entrambi lascino Firenze per rigenerarsi altrove. Per lo spagnolo sarebbe una bocciatura clamorosa, per il croato una (delle ultime?) possibilità per dimostrare il proprio valore.