Mercato, senza un euro quante porte in faccia. Babacar sblocca l’impasse?

Mercato duro, si sapeva. Tanto più se ti presenti ai nastri di partenza con zero euro da spendere. E anche questa, purtroppo, non è una novità. Il problema del "prima le cessioni, poi gli acquisti" è che nel frattempo incassi più 'no' di quanti ne raccoglierebbe il rap di Dragowski ai provini di X-Factor.

È un po' ciò che sta accadendo anche alla Fiorentina in questa fase di mercato tra i vari Antonelli, Locatelli e Viviani: tutti giocatori poco convinti di cambiare aria per sposare la causa viola (almeno in questa finestra di mercato), con i rispettivi club di appartenenza ben felici di assecondarli, tra speranze di salvezza (Spal) e voglia di guadagnare qualcosa da poter reinvestire (Milan). D'altra parte, è più o meno la stessa linea che sta tenendo Corvino con il Cagliari per Maxi Olivera. Perché se non hai un budget da spendere, il massimo che puoi fare è chiedere un prestito. E la società venditrice che fa? Se non ci sono necessità impellenti, chiude la porta e ti liquida con un gentile 'no, grazie', puntando a tirare la corda da una posizione di forza. Semplice.

Appurato che la Fiorentina per fare cassa non svenderà Badelj (altro grande 'no', anche se in questo caso parliamo di rinnovi), l'unico giocatore appetibile oltre agli esuberi resta Khouma Babacar, cercato con insistenza nelle ultime ore dal Besiktas e soprattutto dal Crystal Palace, entrambi pronte a mettere sul piatto circa 6 milioni di euro per portarselo a casa. Potrebbero essere le ultime due chiamate per non perderlo a parametro zero nel 2019. Che sia lui la chiave di volta del mercato della Fiorentina? Vedremo, ma la possibilità dell'ennesimo 'no' è dietro l'angolo.

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