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Il coniglio e la pantera

Nico Lopez contro Khouma Babacar. La sfida nella sfida tra due talenti in rampa di lancio.

Stefano Fantoni

Il coniglio contro la pantera. Non è un documentario, né un nuovo programma di qualche canale tematico, né una sconosciuta fiaba di Esopo. Bensì, è il modo migliore per parlare di una particolare sfida nella sfida che potrebbe proporre il confronto tra Hellas Verona e Fiorentina. Da una parte Nico Lopez, il gioiellino uruguaiano degli scaligeri; dall'altra Khouma Babacar, il bomber senegalese che sta sopperendo alle assenze dell'attacco gigliato. Due calciatori diversi, ma accomunati da molti fattori, in primis l'anno di nascita. Il 1993 non è solo un anno di stravolgimenti politici in ambito italiano e internazionale, ma anche un arco di tempo in cui sono nati tanti calciatori dal futuro roseo: Draxler, Lukaku, Pogba, Bernat, Oblak, Quintero, Thauvin e tanti altri ancora.

Lopez e Babacar hanno tutti i requisti per far parte della lista. Veloce e guizzante l'uruguaiano, potente e rapace d'area il senegalese. Il ragazzo di Montevideo è una prima punta atipica, capace di giocare anche da seconda punta e sulla fascia, rigorosamente quella destra, così da poter sfruttare il mancino vellutato che Madre Natura gli ha donato. Il bomber di Thies, invece, è un centravanti che abbina fisico e dinamismo, anch'egli capace di giocare in più posizioni sul fronte offensivo. Un altro elemento comune ai due è da ricercare nei mentori, cioè quegli allenatori che gli hanno dato fiducia e permesso di esprimere liberamente le proprie qualità. Appena arrivato in Italia, Lopez ha trovato in Zeman un maestro e con lui ha segnato il primo gol in Serie A; meno positive le esperienze con Andreazzoli e Guidolin, mentre adesso con Mandorlini sembra aver trovato l'intesa giusta e il campo parla chiaro. Per quanto riguarda Baba, impossibile non citare Prandelli, che fu tra i primi a intravedere il suo "potenziale illimitato", e Novellino, colui che ne ha risollevato la carriera lanciandolo definitivamente ad alti livelli, mentre sono dimenticabili i periodi con Mihajlovic e Pea.

In questa stagione Lopez e Babacar stanno trovando buona continuità. L'uruguaiano ha giocato 332 minuti distribuiti su nove presenze, segnando tre reti. Il senegalese, invece, è sceso in campo in dieci occasioni per un totale di 789 minuti, andando in gol quattro volte. Se il Conejo oggi partirà sicuramente dal primo minuto, il Panterone dovrà accontentarsi di una staffetta con Gomez (o Ilicic) a partita in corso. Mandorlini ha piena fiducia nel suo gioiellino, Montella invece vuole dosare il proprio per rilanciare Gomez ad alti livelli. Verona contro Fiorentina sarà una partita dai tanti contenuti, e allora vedremo se ci sarà anche l'inedito incrocio tra il coniglio e la pantera.

STEFANO FANTONI

Twitter @stefanto91