Che responsabilità senti, sia in Conference che in campionato? Quanti cambi ci saranno?
—Domani sarà una partita importante, siamo concentrati sulla gara di Conference. Le responsabilità sono dei veri e propri stimoli. Domani vogliamo fare una grandissima prestazione. Ho la fortuna di avere un grande gruppo. Farò tanti cambi perché voglio risposte positive da tutti. Le risposte le vedo quotidianamente e domani sarà una grande occasione per tutti
Perché la Fiorentina sta faticando? Quali risposte vi aspettate dalla gara di domani?
—Ci mancano alcuni punti in classifica e proprio per questo motivo domani vogliamo fare una grandissima prestazione. A Empoli abbiamo fatto una prestazione solida, anche se siamo mancati nella fase offensiva. Domani vogliamo tornare a sorridere, anche perché vincere aiuta a vincere. I giocatori nuovi finalmente stanno facendo amicizia e gruppo.
Sottil?
—Domani giocherà dall'inizio e sono sicuro che farà una grande partita. Per lui sarà una grande occasione per dimostrare il proprio valore. Mi è piaciuto il suo atteggiamento in questo mese dove non ha avuto spazio. E' sempre stato positivo e si è allenato bene
Che ne pensi delle parole di Kouame? Giocherà Moreno?
—Credo che Christian abbia parlato da capitano e da leader. Mi sono piaciute le sue parole e credo che siano state strumentalizzate. La linea era molto sottile e credo che lui volesse parlare in maniera positiva della squadra. Sono io il primo che chiede di giocare da squadra e lui ha usato le mie stesse parole. Giocare insieme vuol dire muovere velocemente la palla e trovarsi ad un tocco. Ci sono dei momenti dove i calciatori devono provare il dribbling e altri in cui è meglio passare il pallone. Moreno domani scenderà in campo, si è allenato bene. Quando è arrivato non stava bene fisicamente e adesso è entrato nei meccanismi di squadra
Gudmundsson?
—Per me i comportamenti di Gudmundsson non sono litigi. In ogni partita si vedono due calciatori discutere. Questa è una cosa positiva perché vuol dire che entrambi vogliono far vincere la squadra. Abbiamo delle gerarchie sui rigori e sulle punizioni. Tutti vogliono dare il proprio apporto alla squadra, questa è una rosa che si vuole bene. Chi vuol fare passare i messaggi di un possibile litigio si sbaglia. Valutiamo la sua presenza domani, piano piano lo porteremo al massimo della condizione
E' il momento più difficile della sua carriera?
—Non è un momento difficile, stiamo lavorando. Vivo al Viola Park, e lavoro 24 su 24. Sto dando cuore e anima per questa società e lo stesso fa la squadra. Sappiamo che siamo vincolati ai risultati e il nostro stimolo è quello di raggiungere i risultati. Con il lavoro arriveranno le vittorie e le soddisfazioni
Giocheremo a tre oppure a quattro?
—Teniamo un velo di mistero. Avendo raggiunto una maturità di squadra, possiamo giocare sia a tre che a quattro. Dobbiamo migliorare l'aspetto offensivo. Avete visto che a Empoli ci difendevamo a cinque, quindi i numeri lasciano il tempo che trovano. Domani ci aspettano tante insidie e loro vorranno farela gara della vita
Le riserve?
—Non esistono riserve in questa squadra. Abbiamo 23 titolari e domani è l'occasione per chi scende in campo di dare le risposte positive. Sono sicuro che faranno una grande prestazione. La squadra migliora giorno dopo giorno, anche nelle sconfitte e nei pareggi. A me interessa che i ragazzi trovino l'alchimia tra di loro. Non esiste un livello massimo, ma bisogna crescere allenamento dopo allenamento
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