Sfida Champions, Gomez è la carta in più

L’obiettivo è sempre quello, la zona Champions. E dopo la vittoria contro la Samp, la Fiorentina ha fatto un nuovo passo avanti. Ora è solo a quattro punti dal Napoli, robetta se si considera che non siamo nemmeno a metà campionato. E, soprattutto, se si pensa che la Fiorentina finora ha fatto tutto questo senza Mario Gomez, il colpo del mercato estivo, un giocatore da almeno quindici gol a campionato. Insomma, uno che può fare la differenza. Montella spera di riaverlo dopo la sosta, per la trasferta di Udine e lui non vede l’ora di tornare in campo. Un recupero fondamentale per la squadra viola. Nessuna delle squadre che lotta per la Champions ha fuori un giocatore così importante. Forse Milito per l’Inter, ma in ogni caso lui tornerà solo nel 2014. E piano piano. (...)

Tre le avversarie dei viola in questa corsa Champions. Dato per scontato che la Juve è un passo più avanti — ha più qualità e la società “pesa” di più — la Fiorentina dovrà vedersela con Roma, Napoli e Inter. La capolista ha già dato il massimo, da ora in poi può solo calare. (...) Diversa la situazione in casa Napoli. Benitez non sembra in grado di sfondare in campionato e le coppe stanno togliendo energia alla sua squadra. E poi quattro punti non sono molti, basta poco per essere di nuovo sotto. Oltretutto la Fiorentina ha dimostrato di non soffrire le partite in Europa, e le due sfide che mancano, contro il Pacos de Ferreria e il Dnipro, non sono ostacoli insormontabili. La rosa c’è, ed è competitiva. Soprattutto se oltre al recupero di Gomez, Montella riesce a dare una collocazione tattica anche a Ilicic, giocatore che ha grandi qualità e che finora non si è praticamente mai visto. C’è pure lui nella prossima Fiorentina, quella dello sprint Champions. Rimane fuori l’Inter, ma le grandi manovre societarie e una squadra che ancora non decolla possono creare un bel po’ di problemi a Mazzarri. Per non parlare delle voci di un possibile nuovo arrivo in panchina l’anno prossimo. Comunque la Fiorentina in classifica è talmente vicina che i margini sono davvero risicati. (...)

la Repubblica