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Una lezione per ogni Nazione. Dall’Argentina all’Iran, cosa resta di Qatar 2022

Federico Targetti

La maggior parte dei viola è qua. La Serbia di Jovic e Milenkovic parte sempre come possibile sorpresa, ma distribuisce male il talento a disposizione e lascia troppo spesso la difesa in balia delle onde. Un problema col quale Italiano ha dovuto fare spesso i conti all'inizio della sua esperienza a Firenze. La Polonia ha rinunciato ad attaccare, pur avendo Lewandowski davanti, appena ha capito che il Messico non ce l'avrebbe fatta a segnare una goleada all'Arabia Saudita. Non è andata lontano, nessuno se la ricorderà come invece si ricorderanno altre squadre che non hanno passato neanche i gironi.

Le africane eliminate hanno fatto vedere qualcosa di buono: la Tunisia ha subito appena un gol, chiudendo il torneo a pari differenza reti e davanti alla Danimarca. Se manca il talento, con l'organizzazione si può andare lontano. Il Camerun è andato oltre alcuni dissapori tra Onana e il ct Song, mettendo al primo posto il gruppo, rimontando la Serbia e arrendendosi solo alla Svizzera che aveva estromesso l'Italia. Il Ghana non ha fatto male, ma è mancato nell'ultima partita contro l'Uruguay. Non hanno mai mollato, onorando l'impegno e permettendo alla Corea del Sud di passare il girone ai danni proprio dei sudamericani.

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