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Palladino, al Viola Park le idee ci sono. Ma i giocatori?

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Nuovo allenatore e nuove idee: Palladino sta lavorando al Viola Park, ma con quale materiale umano lo sta facendo?
Tommaso Ormini

Dall'8 al 23 luglio, da lunedì a martedì: questa è la durata del ritiro estivo della Fiorentina al Viola Park. Palladino, nella sua nuova base operativa, ha ancora 5 giorni pieni al centro sportivo per lavorare con il gruppo e innestare nelle loro menti i dettami tattici che vorrà vedere in campo. Come raccontato dai nostri inviati, Palladino fa della frequenza e dell'intensità uno dei fondamenti della sua base calcistica (come il suo maestro Gasperini insegna). Ci sorge una domanda però, quasi spontanea: a chi sta insegnando queste cose?

Pochi acquisti e tanti primavera

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Analizzando il gruppo squadra che ha iniziato il ritiro lo scorso 8 luglio, possiamo notare che gli elementi che faranno parte poi dei 25 di Palladino, al momento, siano davvero pochi: Terracciano, Biraghi, Parisi, Ranieri, Dodo, Kayode, Mandragora, Kouamè, Sottil e l'ultimo arrivato Kean. A malapena possiamo costruirci un'11 titolare, sopratutto considerando il centrocampo, su cui torniamo dopo. Tutti i nomi citati in precedenza faranno parte del gruppo di Palladino, ma chi sarà realmente titolare? Beh, al momento ipotizziamo Terracciano, Ranieri (tra poco rinnoverà il contratto), uno tra Biraghi e Parisi, lo stesso vale per Dodo e Kayode. Mandragora potrà essere un comprimario, mentre su Sottil sono state spese bellissime parole, ma sarà subito titolare? Su Kouamè ci sono dubbi sulla permanenza, magari, se dovesse rimanere, potrà essere un jolly offensivo. Kean, a quanto pare, è il grande attaccante dichiarato da Pradè, voluto dal tecnico, quindi possiamo ipotizzare un inizio da titolare.


Raffaele aspetta i rientri, ma il centrocampo?

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È arrivato ieri il secondo nuovo acquisto del mercato, Pongracic (QUI IL VIDEO), assieme al rientrante Barak. Palladino ha così il sostituto di Milenkovic, ormai nuovo giocatore del Nottingham Forrest. Quarta rientrerà il 9 agosto, cosi come Nico Gonzalez, carichi dopo aver vinto la Copa America. Tra pochi giorni scadrà anche la possibilità del Manchester di poter riscattare Amrabat, ma il marocchino non vuole tornare a Firenze e si ipotizza un nuovo prestito (QUI I DETTAGLI). L'ultimo a tornare sarà Beltran (ECCO QUANDO), impegnato alle Olimpiadi con l'Argentina. Finita la lista, possiamo notare (non una sorpresa) la mancanza quasi totale del centrocampo. Con Amrabat che non vuole tornare, Barak che viene visto come trequartista, e i giocatori andati via, Palladino ha potuto lavorare solo con Mandragora, Bianco, Amatucci e l'adattato Infantino.

A cosa serve il ritiro così?

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Ovvio, la Fiorentina continuerà a lavorare anche dopo la fine del ritiro al Viola Park, in Inghilterra, con (si spera) dei nuovi acquisti, sopratutto al centro del campo. La sensazione che rimane, però, è quella di non aver utilizzato a pieno le funzionalità del centro sportivo viola. Si, Palladino ha usato questo tempo per conoscere i ragazzi e valutarli (soprattutto tanti giovani). Ma, come detto in precedenza, non ha potuto lavorare con il materiale umano che lo accompagnerà per tutta la stagione. La speranza di tutto il tifo è che, ben presto, il gruppo sia al completo. Anche perché tra meno di un mese inizia la nuova stagione, e la Fiorentina, come due anni a questa parte, avrà una partenza di fuoco, tra Serie A e preliminari di Conference.

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