Il mercato della Fiorentina si muove. Dopo Dragowski per la porta, Pantaleo Corvino ha piazzato il colpo Kevin Diks per la difesa. Quello dell'olandese, però, potrebbe non essere l'unico arrivo nella retroguardia viola in vista della prossima stagione. Tra gli obiettivi del dirigente di Vernole c'è anche Davide Zappacosta. Per parlare del giocatore del Torino, Violanews.com ha intervistato Pierpaolo Marino, l'ex direttore generale dell'Atalanta che ha portato il classe 1992 a Bergamo.
gazzanet
Marino a VN: “Zappacosta sarebbe un gran colpo per la Fiorentina. Mi ricorda Zambrotta”
L'ex dg dell'Atalanta: "Anche Pradè voleva Zappacosta. In una squadra come la Fiorentina che attacca continuamente è il giocatore ideale"
“Per la Fiorentina sarebbe un grande colpo, di ottimo livello. Zappacosta è un giocatore dotato di grande qualità nella corsa, nella resistenza ed ha un buon tiro e un buon cross. Può giocare sia in un modulo a cinque che a quattro come terzino. Da noi all’Atalanta ha giocato sia come terzino che come esterno di centrocampo nel 4-4-2. E’ bravo sia nella fase offensiva che in quella difensiva, anche se in quest'ultima deve un po’ migliorare. In una squadra che attacca di continuo, Zappacosta è l’ideale perché è un terzino che spinge molto. In una piccola squadra che si deve difendere, allora troverebbe qualche difficoltà. Il suo modulo ideale è a cinque, mentre a quattro può fare il quarto di difesa o di centrocampo. Ha bisogno di fiducia, si esalta quando sente la fiducia dell’ambiente e dell’allenatore. Questo potrebbe essere un suo limite. Tra le sue qualità migliori c’è il tiro, a volte segna anche da distanza notevole e poi ripeto che è molto bravo a crossare. Nella stagione all’Atalanta penso sia stato uno dei giocatori di Serie A che ha crossato di più. A quale giocatore lo paragonerei? A Zambrotta quando giocava come terzino destro”.
La Fiorentina ti ha contattato in passato per Zappacosta?
“Sì, lo voleva Pradè. Era un giocatore stimato dall’ex ds viola che voleva anche Baselli e Cigarini. Per Zappacosta e Baselli, l’offerta del Torino era migliore di quella della Fiorentina e così cedemmo i giocatori al club granata”.
Come giudichi il ritorno di Corvino alla Fiorentina?
“Se è tornato, vuol dire che ha fatto bene. In carriera mi è capitato tre volte di tornare nei club in cui ero già stato. Se ti richiamano, vuol dire che hai seminato bene. Corvino è stato rivalutato nel tempo dalla Fiorentina. Non penso che Corvino farà peggio rispetto alla sua prima esperienza a Firenze. Mi dispiace sia andato via Pradè, ma allo stesso tempo sono contento che Corvino sia tornato”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA