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IL TRITTICO

Tournée, le avversarie: discesa Leicester, miracolo Forest, United mai così male

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Situazione opposta per il Nottingham Forest: al City Ground si respira un grande entusiasmo. Con una stagione davvero sorprendente, il Forest si è qualificato alla Conference League, un ritorno in Europa che mancava da 30 anni. Poi il caos legato al Crystal Palace ha promosso il Forest in Europa League. La squadra di Nuno Espirito Santo ha sorpreso tutti, con un gioco diretto, un omaggio al kick and run, in pieno stile british. La squadra si appoggiava sulle sponde del bomber Chris Wood, ed alle folate della coppia formata da Elanga e Gibbs-White. La difesa poi ha fatto il resto, e non possiamo non citare Nikola Milenkovic. Il serbo è stato autore di un'annata strepitosa, assieme al suo compagno di reparto Murillo (ex obiettivo viola), mentre il portiere Sels ha toccato vette mai raggiunte in carriera. In estate il Forest ha fatto la spesa dal Botafogo, con l'arrivo di due giocatori (Igor Jesus e Jair Cunha). Ma l'acquisto più importante, e che desterà curiosità proprio contro la Fiorentina, è quello di Dan Ndoye. L'ex bolognese è stato pagato 45 milioni, e dovrà sostituire proprio Elanga, volato al Newcastle per 63 milioni. Non sarà più il Nottingham Forest che con Brian Clough e Peter Taylor conquistò due Coppe dei Campioni, ma questo è sicuramente il miglior Forest dell'era recente.