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IL TRITTICO

Tournée, le avversarie: discesa Leicester, miracolo Forest, United mai così male

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Non giriamoci intorno, quando si pensa al Leicester, la prima cosa che viene in mente è il titolo del 2016. L'impresa di Claudio Ranieri e di quei meravigliosi ragazzi, è ancora nella memoria di tutti. Nel frattempo però di acqua sotto i ponti ne è passata, ed il club ha vissuto una seconda epoca d'oro, quella di Brendan Rogers, che ha fruttato una Fa Cup ed un Community Shield. Adesso però di quel Leicester è rimasto poco, la squadra è stata ridimensionata di anno in anno, con la retrocessione del 2023. Poi la promozione con Enzo Maresca in panchina, e la seconda retrocessione in tre anni, con al timone Ruud Van Nistelrooy.

In panchina adesso c'è lo spagnolo Martì Cifuentes. Il problema per le Foxes è la situazione economica, non florida, che ha permesso al club di investire pochissimo nelle ultime stagioni. I talenti migliori in rosa sono: El Khannouss (già affrontato dalla Fiorentina in Conference League ai tempi del Genk), l'esterno Fatawu, il portiere danese Hermansen ed il mediano Ndidi, simbolo della squadra nelle ultime stagioni. Per chi se lo stesse chiedendo, no, in rosa non c'è più Jamie Vardy, che ha salutato la squadra lo scorso maggio, chiudendo con la cifra di 200 reti in 500 gare. Tra l'altro sul Leicester pende una possibile penalizzazione nella prossima stagione, a causa di alcuni presunti illeciti economici risalenti a due annate fa.