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Torino-Fiorentina, incrocio con Asllani: il regista mancato ora è avversario
La Fiorentina si appresta ad affrontare la trasferta di Torino nella seconda giornata di campionato, dove ritroverà Kristjan Asllani, l'ultimo acquisto di mercato dei granata che chiude un capitolo di interesse sfumato da parte della dirigenza viola.
Durante l’estate infatti la Fiorentina ha individuato in Asllani uno dei profili ideali per ricoprire il ruolo di regista richiesto da Stefano Pioli, alla luce della partenza di Cataldi. Il centrocampista, chiuso da Calhanoglu e fuori dai piani dell'Inter, sperava in una soluzione che gli desse maggior continuità. Il club nerazzurro però cercava una cessione a titolo definitivo e valutava il giocatore tra i 18 e i 20 milioni. E' stato proprio questo il principale ostacolo che ha frenato la dirigenza viola portandola a valutare altre alternative più economiche. Asllani dal canto suo ha continuato a rifiutare le offerte che arrivavano, fino ad arrivare al trasferimento al Torino con prestito oneroso con diritto di riscatto a 12 milioni.
L'interesse da parte della Fiorentina però parte da più lontano e passa da diverse sessioni di mercato. Prima di portare a Firenze Arthur, Barone e Pradè avevano contattato l'Inter con tanto di offerta, trovando però una risposta negativa di Marotta. La Fiorentina ci ha poi riprovato nella passata stagione, sempre con scarsi risultati. Insomma, il nome di Asllani è uno di quelli che ritorna sempre e chissà se un giorno lo si vedrà davvero in maglia viola.
Oggi però la Fiorentina ritrova il suo ex obiettivo da avversario, nella sfida contro il Torino. La tentazione da parte di Baroni è quella di schierarlo dall’inizio nel consueto centrocampo a tre. Ma come sarebbe stato Asllani in maglia viola?Cresciuto in Toscana, con un passato all’Empoli, il centrocampista conosce l’ambiente e ha già mostrato personalità nel salto all’Inter nel 2022. In merito all'aspetto tecnico la capacità di costruzione e gestione, oltre alla fisicità, lo avrebbero reso utile anche in fase di interdizione, dando a Pioli un profilo simile a quello di Bennacer (suo pupillo al Milan), ma con caratteristiche proprie. Dopo aver tentato diverse soluzioni interne (vedi Fagioli), alla fine Stefano Pioli il suo regista l'ha avuto, ma non si tratta di Asllani, bensì di Nicolussi Caviglia.
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