La carriera di Sabiri è un altalena: dalla quinta divisione tedesca alla Premier in due anni, poi i riflettori mondiali con il Marocco, le cadute, le ripartenze, fino all’esilio sportivo. Ora si riapre una porta, forse l’ultima. Ma se la Fiorentina saprà riscoprirne il potenziale, Abdelhamid Sabiri potrebbe rivelarsi molto più di una sorpresa estiva. Potrebbe diventare un jolly tecnico e tattico, prezioso per una squadra che ambisce a competere su più fronti.
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