Sabiri ha sempre diviso: amato per il talento cristallino, criticato per discontinuità e qualche limite caratteriale. Eppure, il suo curriculum parla chiaro: Premier League a 21 anni, Bundesliga, Serie A, un’esperienza importante con la nazionale marocchina culminata con la partecipazione al Mondiale 2022 in Qatar (5 presenze e un gol contro la Spagna). È anche suo il sigillo nel clamoroso 2-1 al Brasile nell’amichevole del marzo 2023.
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Sabiri, ripartiamo da capo: stagione 24/25, gol da centrocampo e ruolo con Pioli
Il momento di massima notorietà in Italia risale alla primavera del 2022, quando si prese la scena con la maglia della Sampdoria, decidendo il derby della Lanterna e annichilendo la Fiorentina con una prestazione dominante nel 4-1 del Ferraris. Gol, assist, rifiniture e leadership tecnica: Giampaolo lo definì allora “un trequartista puro, non un esterno”. In quel sistema ibrido, Sabiri sembrava tornato il 10 di un tempo. Visione di gioco, tecnica nello stretto e un piede destro capace di accendersi da fermo o dalla distanza: marchi di fabbrica di un giocatore che ha tutto per tornare protagonista, se saprà limare le ombre del proprio carattere.
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