Nonostante tutto, sotto la guida di Pioli, Cristiano Ronaldo ha chiuso la stagione con 35 gol e 4 assist in 41 partite, un bottino leggermente inferiore rispetto alla stagione precedente (44 gol e 13 assist), ma comunque solido. Al suo fianco, ha brillato il giovane Jhon Duran, ex Aston Villa, autore di 12 reti in 18 presenze.
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Pioli in Arabia, cosa non è andato: CR7, zero titoli e un futuro (forse) viola
Il tema è cruciale, soprattutto pensando ad un suo possibile ritorno alla Fiorentina. In questo senso, sarà importante capire la compatibilità con Moise Kean, reduce da una stagione da 25 reti sotto la gestione Palladino. La storia ci racconta che, sotto Pioli, gli attaccanti non hanno mai avuto numeri esorbitanti: Giroud ha segnato 49 gol in 132 partite in tre stagioni col Milan; Ibrahimović 37 gol in 78 presenze (dal 2020 al 2023); e con la stessa Fiorentina, Simeone aveva raccolto 22 gol in 80 partite, mentre Chiesa (anche se da esterno) metteva a referto 18 gol e 13 assist in 79 presenze.
Tra tutti questi calciatori menzionati, un vero paragone può essere fatto solo con Jhon Duran. Il colombiano, come Kean, è un giocatore abile nello strappo a campo aperto ed estremamente capace di far valere le sue doti fisiche. Pioli lo ha utilizzato anche in tandem con CR7, nel 3-4-2-1 sperimento negli ultimi mesi in Arabia.
Tutto ciò, però, compresi i numeri, resta naturalmente relativo: le reti segnate in Arabia, non hanno, nella maggior parte dei casi, lo stesso peso di quelle segnate qui, nel campionato italiano. Ma, in virtù proprio della volontà di mettere Kean nelle migliori condizioni per rendere come fatto in questa stagione, allora ecco che questo è un paragone e un'analisi assolutamente da prendere in grande considerazione.
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