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Pioli e il Milan: dal 5-0 di Bergamo al titolo, com’è arrivato al top e com’è finita

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Il 2020/21, l'anno della ripartenza dopo la pandemia, vede l'arrivo di Sandro Tonali dal Brescia: anche se il primo anno del centrocampista non rispetta le attese, la stagione va tutto sommato bene, la squadra gira. Leao e Theo Hernandez cementano l'asse sulla sinistra e l'Europa League si conclude agli ottavi di finale con l'eliminazione da parte del Manchester United. L'Inter di Conte e della prima Lu-La (Lukaku-Lautaro) si rivela imbattibile sia in campionato, sia in Coppa Italia (eliminazione ai quarti di finale nel derby, punizione di Eriksen), ma alla fine il Milan chiude secondo e torna in Champions League, integrando Tomori, Bennacer e Brahim Diaz nei meccanismi - notevole la trovata del doppio trequartista con Calhanoglu e Diaz -  che nella stagione successiva avrebbero portato a qualcosa di insperato.

2021-22: Conte lascia l'Inter e sulla panchina dei nerazzurri arriva Simone Inzaghi. Il Milan prende Giroud e forma un parco attaccanti di grande esperienza alla voce "numeri 9" con Ibra, mentre Calhanoglu passa ai cugini lasciando la trequarti rossonera a Brahim Diaz. E' Mike Maignan il sostituto di Gigio Donnarumma in porta, infine Kalulu e Saelemaekers acquisiscono un ruolo di primo piano rispettivamente come partner di Tomori in difesa e come dodicesimo uomo. Molta sfortuna in Champions League, girone della morte con Liverpool, Atletico Madrid e Porto chiuso all'ultimo posto ma non senza togliersi la soddisfazione di una vittoria in casa degli spagnoli. Senza l'Europa, Pioli accelera in campionato, batte l'Inter in rimonta nel derby di inizio febbraio ("Si è girato Giroud", doppietta) e riesce a mentalizzare il suo gruppo, che nonostante la sconfitta nel derby in semifinale di Coppa Italia, rimane alle costole dell'Inter fino allo scivolone del portiere Radu a Bologna e al sorpasso in testa alla classifica. Lo scudetto festeggiato a Reggio Emilia, cementato con Kessié finto trequartista per irrobustire la mediana, è l'apoteosi della gestione tecnica Maldini-Massara, smantellata di lì a poco dalla nuova proprietà RedBird,