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Ma il Barcellona non era nei guai? Come può permettersi Kean

Matteo Bardelli Redattore 

Dani Olmo ha potuto giocare nella prima parte della stagione con la maglia del Barcellona, fatta eccezione per le due partite contro Valencia e Athletic Club di agosto, grazie all'infortunio del suo compagno di squadra Andreas Christensen. Il centrale danese è rimasto fuori per 4 mesi, consentendo quindi al Barcellona di iscrivere Dani Olmo al suo posto per sopperire all'assenza a lungo termine di un suo tesserato (azione prevista dal regolamento della Liga).  L'obiettivo del presidente Joan Laporta era risolvere il caso Dani Olmo - l'impossibilità di iscriverlo rispettando il Fair Play finanziario, per intenderci - entro la fine dell'anno, ma così non è stato e il talento di Terrassa, con l'inizio del 2025, è tornato dunque fuori saltando altre due partite.

La decisione

Nella giornata di ieri, però, sia lui che Pau Victor (giocatore che stava vivendo la stessa situazione) hanno ricevuto il via libera: possono ufficialmente continuare a giocare nel Barcellona fino al termine della stagione. Questa è la decisione presa dal CSD (Consiglio Superiore dello Sport). Anche se la prossima estate la situazione potrebbe tornare ad essere la stessa, specie in caso di ulteriori movimenti di mercato. Lo scorso 8 gennaio - dopo la decisione delle autorità sportive spagnole (in seguito a una delibera del Coordinamento di monitoraggio tra la Federcalcio spagnola e Liga) di sospendere i due giocatori a causa delle vicende legate ai loro ingaggi e ai parametri finanziari in cui i blaugrana non sarebbero rientrati - il club catalano aveva fatto ricorso ottenendo dal Consiglio Superiore dello Sport spagnolo una sospensione dell'ordine. Dani Olmo e Pau Victor erano quindi tornati immediatamente a disposizione dell'allenatore Flick.

Ma perché era successo tutto questo?

Perché l'organismo aveva deciso di non concedere il visto preventivo né la licenza definitiva richiesti dal Barcellona per i due giocatori, dato che il club non era rientrato nei parametri del fair play finanziario, acquistandoli. E per risolvere tutto il club blaugrana ha venduto i palchi vip del nuovo Camp Nou per 120 milioni ad alcuni sceicchi qatarioti. Questa cifra però non risultava sulle carte, motivo per il quale la faccenda era passata al CSD, prima di essere risolta appellandosi, come riporta Mundo Deportivo, al diritto del lavoro dei calciatori.