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Chi siamo? Dove andiamo? Cosa facciamo? Ma soprattutto: cosa sta succedendo a Robin Gosens? Ai grandi interrogativi dell’esistenza umana se n’è aggiunto un altro — il perché del pessimo stato di forma del terzino tedesco. Nell’inspiegabile inizio di stagione della Fiorentina di Stefano Pioli,Gosens ricopre un ruolo da protagonista… in negativo.
E la cosa che più addolora i tifosi viola è vedere un leader della scorsa stagione, sempre presente, pronto a metterci la faccia in ogni situazione e a trascinare il gruppo nei momenti di difficoltà, affondare insieme ai suoi compagni. Può essere Stefano Pioli il responsabile del calo del giocatore tedesco?
Chiaro: l’allenatore della Fiorentina ha molte responsabilità in questo momento negativo, dalla confusione tattica ai rendimenti deludenti di buona parte del gruppo. Tuttavia, è difficile incolpare Pioli per la crisi che sta attraversando Robin Gosens. In Fiorentina-Roma, il tedesco ha sbagliato un gol praticamente già fatto: una palla da spingere in rete, un errore non da lui.
Qui, Pioli c’entra il giusto — per non dire nulla. È abbastanza evidente che l’ex Atalanta non stia vivendo un periodo brillante, e già in Inghilterra si erano visti alcuni campanelli d’allarme. In particolare, l’aspetto fisico del calciatore lasciava spesso a desiderare, messo in difficoltà dall’intensità del gioco espresso dai club inglesi. Con il passare del tempo e con l’inizio della crisi viola, Gosens si è perso.
Quando tutto gira male, quando la negatività prende il sopravvento, non è facile reagire. Nemmeno per un leader come Robin, che ha sempre analizzato tutto con onestà e occhio critico, senza mai nascondersi. Fuori dal campo, insieme a Ranieri, De Gea e Džeko, continua a spronare i compagni e a cercare una soluzione a questa crisi profonda.
Attraverso i dati forniti da Sofascore, abbiamo provato a spiegare le difficoltà di Robin Gosens anche con i numeri. Messo a confronto con i terzini sinistri delle prime cinque squadre del campionato, il tedesco spicca soltanto nelle statistiche difensive. Un paradosso per un giocatore come lui, che predilige la fase offensiva: secondo per duelli vinti, terzo per intercetti e primo per minuti giocati in queste prime sei giornate di campionato. Tutto il resto, però, conferma la crisi dell’ex Inter.
Serve ritrovare il vero Robin Gosens. Alla Fiorentina serve il vero Robin Gosens: serve a Pioli, ai suoi compagni, ma anche a tutta Firenze. Deve dare qualcosa in più — e lui lo sa. Sfrutterà questa sosta per recuperare energie e riprendersi la squadra sulle spalle. E chissà, magari anche lo stesso Stefano Pioli.
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