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Fiorentina, quando i calciatori non bastano. Vanoli davanti al bivio Sassuolo

Vanoli
La Fiorentina è arrivata ad un bivio: sta a Vanoli valorizzare la qualità dei propri giocatori
Marta Bucalossi Redattrice 

“Il calcio lo fanno i calciatori”. Una frase, questa, ricorrente nel mondo del pallone. Da Roberto Baggio ad Aldo Agroppi, in tanti hanno analizzato questo concetto. Senza sminuire il ruolo dell’allenatore, ci mancherebbe. E’ palese a tutti l’influenza di un tecnico piuttosto che un altro all’interno del gruppo squadra. Tante colpe sono state imputate a Palladino, ma con il suo approccio è stato in grado di far rinascere un talento come Moise Kean, che sembrava perduto alla Juventus.

Ma adesso la classifica dice altro: una Fiorentina nella posizione più scomoda, l’ultima, a secco di vittorie in campionato. Con la Conference League unico appiglio per sperare nell’Europa anche la prossima stagione. Tuttavia anche lì il percorso si è fatto in salita, dopo la sconfitta contro l’AEK Atene.

Stefano Pioli è stato accusato di non aver saputo gestire una squadra preziosa, per la quale sono stati spesi 92 milioni di euro. C’è chi invoca la difesa a quattro, chi chiede la titolarità di un giocatore piuttosto che di un altro. Ma se è vero che il calcio lo fanno i calciatori allora Paolo Vanoli può fare ben poco per questa Fiorentina. I calciatori non mancano: Kean, reduce da una stagione strepitosa ma fermo a due reti in campionato; Gudmundsson, del quale non si può dire non abbia qualità, ma siamo ancora ad aspettarla (quanto ancora dovremmo attendere?); Fagioli, dal talento indiscutibile che ancora è nascosto; De Gea, la sua carriera parla per sé ma quest’anno anche lui è stato al centro delle critiche per qualche gol forse evitabile.

I calciatori ci sono, almeno sulla carta. E se “la carta canta” nel caso della Fiorentina è il campo a non cantare, anzi a non dialogare proprio. La viola è una squadra non squadra, senza identità e con tante paure addosso. I soli calciatori dunque non bastano. Vanoli ha il compito più difficile di tutti: valorizzare i suoi giocatori per uscire da questa situazione critica e lavorare con più tranquillità. Il tecnico viola dovrà farlo a partire dalla sfida con il Sassuolo, che sa tanto di bivio per la stagione. Solo al fischio finale sarà possibile decretare se è vero che il calcio lo fanno i calciatori.