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Fagioli quando ha smesso di crederci? Esempi Modric e Lobotka. Come tutto è cambiato

Matteo Torniai Redattore 

E ora, proprio nel momento più delicato, il calendario gli regala una sfida che sembra scritta dal destino: Milan-Fiorentina, con Luka Modrić dall’altra parte.

Modrić non è soltanto un avversario, ma il suo idolo di sempre. Dopo Italia-Croazia a Euro 2024, Fagioli aveva pubblicato una foto con lui nello spogliatoio: «Idolo. Un fenomeno a cui mi sono sempre ispirato da quando sono piccolo. Un esempio dentro e fuori dal campo. È stato un onore avere la tua maglia.»

Ed è proprio qui che il confronto tra sogno e realtà diventa evidente.

Il croato, a 40 anni, è ancora un monumento di lucidità. In stagione ha collezionato 6 presenze, tutte da titolare, per un totale di 515 minuti giocati. Ha segnato un gol e servito un assist, tentato 5 tiri di cui due 2 specchio, e completato il 91%  dei passaggi (367 riusciti su 404 tentati). 12 sono stati i passaggi chiave, e 9 i cross riusciti su 26 tentati.

Sul piano difensivo, Modrić non si è risparmiato: 15 palloni recuperati, 8 intercettati, 10 contrasti e 21 duelli vinti su 36 complessivi. Ha subito 6 falli senza commetterne alcuno, non ha mai ricevuto ammonizioni né espulsioni. In sostanza, un rendimento esemplare per costanza, tecnica e leadership.

Fagioli, al confronto, appare come un talento ancora in costruzione. 4 presenze, due 2 titolare, per complessivi 228 minuti in campo. Nessun gol, nessun assist, solo 2 tiri totali, nessuno nello specchio, e un singolo dribbling tentato e riuscito. Nei passaggi, ha mantenuto un livello buono ma non eccellente: 135 riusciti su 153 tentati, pari a una precisione dell’88,2%. Solo un passaggio chiave e nessuna grande occasione creata.

I dati difensivi mostrano la stessa tendenza: 3 palloni recuperati, 1 intercettato, 3 contrasti riusciti, 8 duelli vinti e 5 persi, nessun duello aereo vinto. Ha commesso un fallo e ne ha 4 quattro. Anche qui, nessuna ammonizione o espulsione.

La differenza, più che nelle cifre, è nella continuità e nella presenza mentale. Modrić, a quarant’anni, detta ancora i tempi con una sicurezza totale; Fagioli, deve ancora imparare a restare dentro la partita anche quando la squadra non gira.

Modric, come Fagioli, età a parte, ha giocato gran parte della sua carriera come mezzala di un centrocampo a tre. Arriva al Milan che necessitava di un mediano di personalità in grado di dettare i tempi... e ecco uno dei migliori centrocampisti della Serie A alla veneranda età di 40 anni. Se a Fagioli servisse ispirazione; beh, basterà (semplicemente) guardare domenica dall'altra parte del campo.