"Alla fine Lukaku sarà stato dispiaciuto di non partire titolare, è normale. Però poi entri e fai la differenza, se ci riesci: anche lui ha avuto 30 minuti a disposizione, è entrato sullo 0-0 e poi…". Nell’ottobre del 2024, Edin Dzeko parlava così alla Gazzetta dello Sport, commentando la delusione del suo compagno di reparto all’Inter per l’esclusione dalla finale di Champions League. Ora, a giugno 2025, la situazione sembra completamente ribaltata per il gigante bosniaco.


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Dzeko e quella polemica con Lukaku: adesso la situazione si è ribaltata
Edin Dzeko, infatti, sarà un nuovo giocatore della Fiorentina.Ma, a differenza di quanto accadde a Milano, il bosniaco arriva non come titolare, bensì come riserva dell’attuale bomber nella rosa di Stefano Pioli: Moise Kean. Senza mettere in discussione le qualità dell’esperto attaccante classe ’86, è giusto chiedersi come possa rendere un giocatore abituato a partire dal primo minuto e che ora ha il compito di cambiare le partite a gara in corso. Un interrogativo lecito, soprattutto alla luce della carriera di Dzeko.
Dal Manchester City alla Roma,il "Cigno di Sarajevo" è sempre stato considerato il leader del reparto offensivo, salvo rare eccezioni. A Milano, per esempio, arrivò per sostituire il partente Lukaku, conquistando la fiducia di Inzaghi e dei tifosi. Tant’è che, l’anno successivo, con il ritorno del belga, il bosniaco mantenne comunque il posto da titolare.
A Firenze, però, non sarà così. L’attacco viola è in mano a Moise Kean, com’è giusto che sia.La stagione strepitosa dell’ex Juventus è un biglietto da visita eloquente che Dzeko studierà attentamente al suo arrivo al Viola Park. Ma lo stesso Edin, forte della sua esperienza, non avrà difficoltà a farsi da parte quando serve, aspettando il momento giusto. Cinque, dieci, trenta minuti… poco importa. L’importante sarà esserci.
"Secondo voi un allenatore mette in campo un giocatore meno forte di quello che va in panchina?" chiese l’ex Roma al giornalista della Gazzetta dello Sport.Ora quella domanda cambia soggetto e vede Dzeko protagonista. Con la certezza che oggi la Fiorentina ha due attaccanti forti e, alla fine della stagione, quando si tireranno le somme, è questo ciò che conta davvero.
Quella domanda rivolta a Lukaku oggi torna indietro come uno specchio: Edin saprà rispondere con i fatti. E se Kean brilla, Dzeko può essere l’arma in più. Perché alla fine, chi segna ha sempre ragione.
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