Edin Džeko, classe 1986, continua a essere uno dei nomi più affascinanti sul mercato dei parametri zero. Il suo contratto con il Fenerbahçe scade nel giugno 2025, ma si fanno insistenti le voci su un possibile ritorno in Italia dopo la parentesi in Turchia alla corte di Josè Mourinho. Il Bologna sembra in vantaggio, ma anche la Fiorentina, secondo quanto appreso in giornata (LA CORSA BOLOGNA-VIOLA), seppur da distanza diversa, osserva l'evolversi della situazione attorno all'attaccante bosniaco.


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Ma come sta Dzeko? Resistenza infortuni, media gol/minuti, ruolo nella Fiorentina
Dopo l’esperienza biennale all’Inter — dove ha condiviso il ruolo di "affiancatore di Lautaro" con Lukaku — Džeko si è rilanciato in Turchia con numeri che parlano da soli:
99 presenze totali in due stagioni con il Fenerbahçe, 46 gol realizzati (media: 0,46 gol a partita; una media vicina a un gol ogni 2,15 partite), 18 assist (media: 1 assist ogni 5,5 gare)
Un rendimento che, tradotto su scala europea, dimostra come l’attaccante bosniaco sia ancora decisivo sotto porta. Le cifre della carriera complessiva sono ancora più eloquenti: 623 presenze, 274 gol (media: 1 gol ogni 2,27 partite), 103 assist (media: 1 assist ogni 6 partite)
Per una mole così ampia di partite, non è assolutamente facile mantenere delle medie realizzative simili.
L'età non sembra pesare
—Arrivato in Turchia nel 2023, il "Cigno di Sarajevo" ha mostrato non solo talento ma anche un'invidiabile tenuta fisica. In due stagioni, ha subito un solo infortunio: uno stiramento alla coscia nel dicembre 2023, che lo ha tenuto fermo per appena sei giorni. Una longevità sportiva che smentisce l’anagrafe, e che lo rende ancora un profilo appetibile ad alti livelli.
Per la Fiorentina, alle prese con l’incognita allenatore e con l’urgenza di trovare un'alternativa affidabile a Moise Kean, Džeko rappresenterebbe molto più di un semplice vice. La sua esperienza internazionale, la prestanza fisica, la tecnica raffinata e la capacità di legare il gioco ne fanno un attaccante completo, perfetto per integrarsi in una rosa giovane e ambiziosa.
Certo, l’ingaggio e l'età sono fattori da valutare, ma a parametro zero e con un contratto breve, potrebbe rivelarsi un affare simile a quello che fu Ribéry: leadership nello spogliatoio e qualità in campo.
Il Bologna spinge, ma la Fiorentina osserva. E se il rebus allenatore dovesse risolversi in tempi brevi, il Cigno potrebbe anche virare verso il Viola Park. Vediamo infine il consuntivo del suo biennio turco nell'infografica di Sofascore:
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