Da Ikoné a Nzola, Pioli è stato chiaro: la situazione degli “esuberi”

La Fiorentina è una delle squadre più attive in queste prime settimane di calciomercato, sia per quanto riguarda i colpi in entrata, che quelli in uscita. Come confermato da Stefano Pioli in conferenza stampa, l'intenzione è quella di avere una rosa numericamente corta, giusta, non troppo numerosa insomma. Un ricambio per ruolo è quello che basta all'ex tecnico del Milan. Ecco perché il club viola, allora, dovrà fare un grande lavoro durante questa sessione estiva di mercato per accontentare il volere del mister. Dopo il saluto definitivo di Terracciano destinazione Milan, i prestiti al Verona e Levante di Valentini e Moreno e quelli già ufficializzati di diversi giovani (l'ultimo è quello di Caprini), il club viola ha ancora diversi "esuberi" da salutare in vista della prossima stagione, che pesano anche molto sul monte ingaggi del club (LA TABELLA COMPLETA). Partiamo da Mbala Nzola, calciatore che è rientrato dal prestito al Lens, dopo non essere stato riscattato, e che probabilmente non si rivedrà nemmeno a Firenze, se non di passaggio. Ha un contratto con la Fiorentina fino al 2027 che pesa anche molto sul monte ingaggi viola, visti gli 1,5 milioni di euro che ottiene. Su di lui c'è l'interesse in Italia di Genoa, Pisa e Parma, che però propongono solamente soluzioni di prestito, per il momento, mentre sullo sfondo spunta anche qualche interessamento arabo, destinazione che però non attrae l'attaccante angolano. Passiamo poi a Jonathan Ikoné, che dopo non essere stato riscattato dal Como, nel quale non ha fatto scintille ma nemmeno male, ha accesso l'interesse di un paio di squadre neopromosse: Cremonese e sempre il Pisa. Se il club di Commisso decidesse di ricederlo in prestito (cosa però complicata vista la scadenza del contratto nel 2026), potrebbero essere due candidate più che credibili. Il francese percepisce, come Nzola, uno stipendio di 1,5 milioni di euro. Una delle situazioni più particolari in casa viola riguarda Antonin Barak, che già da prima dell'inizio del ritiro, sia tramite le parole che il duro lavoro, ha voluto dimostrare a Pioli la sua voglia di cercare una conferma nella Fiorentina, dopo l'esperienza con Brekalo al Kasimpasa. Entrambi hanno fatto ritorno a Firenze dopo il mancato riscatto, anche se nessuno dei due si è ancora allenato con la squadra al Viola Park. Poche le possibilità di una loro permanenza, avendo anche d'ingaggio cifre che pesano molto sulle spalle della Fiorentina (1,5 milioni di euro entrambi e il contratto in scadenza nel 2026). Dunque, la soluzione cercata dai viola è una cessione a titolo definitivo. Stesso discorso per Sabiri e Infantino, reduci entrambi da esperienze complicate. Il marocchino (con un contratto in scadenza nel 2026 a circa 800mila euro), dopo sei mesi di prestito all'Ajman Club, squadra di Dubai, a gennaio ha fatto ritorno a Firenze per ripartire immediatamente. Questa volta con destinazione Arabia, all'Al-Taawoun, dove in 12 presenze ha realizzato due gol e un assist. Il trequartista, adesso, farà ritorno al Viola Park, in attesa di conoscere il suo futuro, che molto probabilmente sarà lontano da Firenze. Pronto a ritornare a Firenze anche Gino Infantino, fresco del prestito non molto fortunato all'Al-Ain. Il riscatto era fissato a 7 milioni di euro, ma la squadra degli emirati arabi ha deciso di non esercitarlo, visto anche il poco spazio concessogli durante la stagione. Il suo futuro in Toscana è già compromesso, nonostante il contratto fino al 2028, con la Fiorentina che cercherà di cederlo in tutti i modi, sempre se qualche club bussasse alla porta nelle prossime settimane. Sulla stessa lunghezza d'onda pure Oliver Christensen, reduce dal prestito in B alla Salernitana, con finale playout persa e retrocessione in C. Nei giorni scorsi lo abbiamo rivisto anche al Viola Park, anche se per poco, viste le sue intenzioni di voler giocare e non sedere in panchina (il portiere danese ha un contratto in viola fino al 2028 a circa 500mila euro). Stefano Pioli, però, potrebbe cambiare idea con tre giocatori, due italiani e cresciuti nel settore giovanile viola: Alessandro Bianco e Riccardo Sottil, entrambi rientrati dai rispettivi prestiti da Monza e Milan. Il terzo da valutare è Lucas Beltran, arrivato a Firenze nel 2023, ma mai riuscito a lasciare il segno. L'argentino proverà a fare di tutto per convincere Pioli, anche se su di lui continua a fare pressing il River Plate. La Fiorentina, però, vorrebbe solo venderlo a titolo definitivo, difficile che accetti operazioni di prestito, visto anche il contratto fino al 2028 e il pesante stipendio di 1,8 milioni di euro. Da parte sua, però, non ci sarebbe l'intenzione di fare subito ritorno in Argentina, ma di restare in Europa. Dunque, se dovesse arrivare un interessamento da qualche club, la Fiorentina farà, con il calciatore, le sue valutazioni. Passando a Bianco, reduce da una buona stagione con i brianzoli, iniziano ad arrivare anche i primi segnali di interesse da Cagliari, perché rappresenta, per caratteristiche, uno dei profili più graditi dal ds Angelozzi. Il tecnico viola, comunque, lo sta valutando a fondo in questi giorni, avendolo avuto a disposizione fin dal primo secondo. Il suo futuro è ancora tutto da decidere, anche se sarà da ragionare a fondo, vista la scadenza nel 2026. Stesso discorso vale per Riccardo Sottil, reduce da sei mesi di niente in rossonero. Con il 3-5-2 Pioli lo sta valutando come esterno a tutta fascia, diventato un vero e proprio jolly, viste le sue capacità di giocare sia a destra che a sinistra. Da capire se potrà rimanere, anche perché qualche segnale di interesse da alcuni club di Serie A (l'ultimo il Bologna) è arrivato. Anche per lui contratto in scadenza nel 2026 e attualmente prende 1,1 milioni di euro. Chiudiamo il discorso con Christian Kouamè, ritornato dall'esperienza ad Empoli con un pesante infortunio e dunque impossibile da vendere in questo momento (contratto fino al 2027 a 1,7 milioni di euro). [promo_web_app]