Arrivato in estate alla Fiorentina, Simon Sohm doveva rappresentare il perfetto equilibrio tra quantità e qualità in mezzo al campo. Tuttavia, il suo impatto iniziale con la maglia viola è stato più complicato del previsto. Le prime settimane del centrocampista svizzero sono state infatti un continuo sali e scendi, con prestazioni altalenanti e una titolarità presto svanita sotto la gestione di Stefano Pioli.

Sohm può essere un punto fermo di questa Fiorentina?
Una “mentalità diversa” per iniziare a rendere: Sohm il termometro dell’era Vanoli
Dopo aver iniziato la stagione da titolare contro il Cagliari, confermandosi nelle due giornate successive, Sohm è progressivamente sparito dai radar: quattro panchine consecutive e nessun minuto nella sfida con il Bologna. Un ritorno dal primo minuto contro l’Inter, durato appena un’ora, e poi di nuovo panchina nell’ultima gara della gestione Pioli, prima dell’esonero.
Dopo l'addio del tecnico parmense, la Fiorentina è stata affidata momentaneamente a Daniele Galloppa, allenatore della Primavera, che ha guidato la squadra nella trasferta di Mainz in Conference League. In quella gara, nonostante la sconfitta per 2-1, Sohm è stato tra i pochi a distinguersi, realizzando la rete del momentaneo vantaggio e mostrando una condizione in crescita.
Le sue parole dopo il match hanno testimoniato la frustrazione ma anche la consapevolezza del momento: "Fa male in questo momento. Anche se giochiamo meglio, prendiamo sempre gol. È un periodo difficile, dobbiamo fare meglio. Non so se è paura, ma non siamo sereni. Dobbiamo alzare il livello".
Con l’arrivo di Paolo Vanoli, il centrocampista svizzero ha trovato nuova fiducia e continuità. Subito titolare nel pareggio contro il Genoa, Sohm ha firmato anche l’assist per il gol di Piccoli, confermando di essere tornato al centro del progetto tecnico viola, almeno come resa in campo.
Alla vigilia della sfida del Ferraris, aveva raccontato le prime sensazioni dopo i primi giorni con il nuovo allenatore: “Abbiamo parlato tanto e lavorato negli ultimi giorni col mister. Ci ha trasmesso una mentalità diversa e vogliamo vincere la prima partita in campionato”.
Da giocatore ai margini a elemento imprescindibile? Con Vanoli in panchina, Sohm sembra poter finalmente trovare la sua dimensione in una Fiorentina che ha bisogno anche della sua forza fisica e della sua lucidità tattica, quelle doti che ha mostrato negli anni al Parma e che gli sono valse la valutazione parsa a tutti un po' eccessiva di 16 milioni di euro. Possiamo allora riciclare le parole rivolte da Vanoli a Fagioli: "Deve dimostrare chi è", perché se "a centrocampo manca qualcosa" sono i giocatori box to box che possono fare la differenza, segnando il confine tra far bene e meno bene.
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