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“Ci siamo dati un obiettivo”: dove può arrivare davvero la Fiorentina

Matteo Torniai Redattore 

Se Palladino mantiene il riserbo sugli obiettivi interni, è difficile credere che la Conference League non sia una priorità per la Fiorentina. Vincere un trofeo, che manca dal 2001, permetterebbe ai viola che compongono la rosa attuale di iscriversi nella storia del club. Per giocatori già sconfitti in altre finali come Dodò, Mandragora e per qualsiasi tifoso gigliato, la Conference potrebbe rappresentare, da un lato, rivalsa, ma forse anche un brutto ricordo, e dunque, un tabù da sfatare. Tutt'altro sapore avrebbe, non citando i più banali De Gea e Kean, per un Nicolò Zaniolo qualsiasi. Il ragazzo, potrebbe tornare ad alzare lo stesso trofeo che lo consacrò nel 2022 a Tirana (con tanto di rete nella finale) come uno dei giovani emergenti più forti di tutta Europa. Questa potrebbe essere una, di tutte le bellissime storie che si potrebbero scrivere. Ma ora, basta fantasticare troppo, torniamo alla realtà. Anche considerando i più grandi ostacoli della competizione (Chelsea e Real Betis di Siviglia) il percorso europeo della Fiorentina dipenderà esclusivamente da se stessa.

Il percorso in campionato nella prossima scheda