Nel 2012 il prestito al Bahia, nella Serie A brasiliana. Una scelta coraggiosa, che gli fece maturare consapevolezza e sicurezza: “Mi ero affermato lì, giocavo con continuità. Quando la Fiorentina mi richiamò, ammetto che inizialmente ero riluttante. Ma il progetto che mi prospettarono era chiaro, e alla fine non potevo dire di no”, dice Matos ai nostri microfoni.
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Quel ritorno culminò il 19 settembre 2013 in una delle notti più dolci della sua carriera: Europa League, Fiorentina–Paços de Ferreira. Matos entra al minuto 66. Passano 26 secondi, e segna il suo primo gol in maglia viola. Un’esplosione di gioia. “Mi sono tolto la maglietta, ho esagerato”, racconta oggi a Violanews con un sorriso. Ma quell’esultanza, ingenua e sincera, rimase nella memoria collettiva dei tifosi come simbolo di una passione autentica.
In quella stagione, Matos segna altri due gol in Europa contro il Pandurii (andata e ritorno). Tre reti in Europa League, tutte decisive, che lo consacrano come uno dei giovani più promettenti del panorama viola. “Erano notti magiche. Solo quando sei lì, al Franchi, capisci davvero quanto conti per Firenze l’Europa. Montella mi dava fiducia, e io cercavo sempre di ripagarlo dando il massimo”, prosegue sempre Matos ai nostri microfoni.
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