La Fiorentina del 1994 è una neopromossa di lusso. Dopo la tremenda retrocessione di un anno prima, Vittorio Cecchi Gori non ne ha voluto sapere, trattenendo quasi tutti i big di quella squadra (partirà il solo Laudrup). La viola domina la B e risale subito in A. In panchina c'è Claudio Ranieri, ed in estate il ds Cinquini consegna al tecnico di Testaccio una formazione molto competitiva. Effenberg torna in Germania, ma a Firenze arrivano Rui Costa, Sandro Cois, Andrea Sottil e proprio Marcio Santos. Ma l'arrivo del brasiliano ha una storia tutta da raccontare. Prima la Fiorentina si interessa a Lilian Thuram, promettente centrale del Monaco, ma Arsene Wenger convince i monegaschi a trattenerlo. Tra l'altro lo stesso Thuram anni dopo, ricorderà di come sia stata la Fiorentina a "scartarlo": "Incontrai il signor Antognoni, fu un piacere. Gli promisi che sarei venuto a giocare per la Fiorentina. Fui bocciato perché secondo un dirigente viola portando gli occhiali, non ero ritenuto affidabile per problemi di vista". E così Cinquini guarda sempre in Francia, bussando in casa Bordeaux. In realtà i girondini stanno cedendo il Marcio Santos al Tottenham, fino all'intervento di Vittorio Cecchi Gori. Marcio Santos nel 1992 rimane folgorato (e non solo lui) al cinema dalla bellissima Sharon Stone, così una volta venuto a sapere dell'attività cinematografica del presidente viola, avanza una richiesta. Il brasiliano chiede a Cecchi Gori di poter organizzare una cena con l'attrice. La risposta di Cecchi Gori è folcloristica (come suo solito): "Se fai 9 gol (poi diventati 7 anni dopo), ti organizzo una cena con lei, a mie spese". E così Marcio Santos con la Coppa del Mondo conquistata, e con un altro trofeo da guadagnarsi, arriva a Firenze.
VIOLA NEWS esclusive le nostre esclusive Che fine ha fatto? Marcio Santos: il Mondiale, Sharon Stone e la grande paura
esclusive

/www.violanews.com/assets/uploads/202304/c2fa307bc431affc49bd47e0a7d000b6.jpg)