Nell'agosto 2019, però, cominciano i problemi: l'allora agente di Duncan, Saif Rubie, lancia sui social diverse gravi accuse contro l'allora direttore sportivo dei Reds, Michael Edwards, che il calciatore sostiene ritwittando le accuse.
Ve lo ricordavate?
Che fine ha fatto? Bobby Duncan, il cugino di Gerrard: precedente da evitare per Kospo
Qualche mese fa, prima della fine della scorsa stagione, Bobby ha incontrato i vertici del club, tra cui il direttore dell'Academy Alex Inglethorpe. Si è riconosciuto che Bobby non era felice al Liverpool per diversi motivi e Alex ci ha invitato a presentare offerte al club per l'uscita del calciatore. Per un giocatore senza alcuna esperienza in prima squadra, nessun club era disposto a pagare molto. Con questo in mente, siamo riusciti a trovare club disposti a prendere Bobby in prestito per una stagione, a investire tempo e sforzi nella sua crescita con un'opzione di acquisto per cifre a partire da 1,5 milioni di sterline, il che rappresenta un ottimo ritorno per il club su un giocatore che non giocherà mai nella prima squadra del Liverpool e che non vuole farne parte. Il club e Michael Edwards hanno espressamente chiarito che quel tipo di accordo non avrebbe funzionato. Quindi io e il mio team abbiamo lavorato ancora più duramente e siamo riusciti a mettere sul tavolo un accordo per un prestito con obbligo di riscatto dopo cinque presenze, con una commissione di trasferimento più alta rispetto a prima. Edwards non crede che potrà mettere assieme quelle presenze e si è rifiutato di parlare con il direttore sportivo del club in questione. Quindi se non crede nel giocatore e non giocherà mai nella prima squadra del Liverpool, perché mai dovrebbe trattenerlo in questo modo? Mettendo da parte tutto questo, il vero motivo per cui Bobby ha saltato le partite dell'Under 23 (contro il Southampton) di lunedì è perché ha sofferto di gravi problemi di salute mentale a causa di tutto lo stress a cui il club lo ha sottoposto. Lo stress di sentirsi dire che può andarsene e poi fare di tutto per costringerlo a restare contro la sua volontà. Non solo ha uno stipendio molto basso, ma gli resta anche una stagione di contratto dopo questa e il Liverpool ha detto chiaramente che non ne stipulerà uno nuovo. Per questo motivo, Bobby non è uscito dalla sua stanza per quattro giorni e non tornerà mai più a Liverpool. La mia unica preoccupazione ora è la sua salute mentale e il suo benessere. Questo non è un comportamento davvero dignitoso da parte di un club con la ricca storia del Liverpool e di uno dei suoi più grandi giocatori di sempre, Steven Gerrard, che è anche cugino di Bobby. È una situazione triste".
La risposta del club non si fa attendere: "Il Liverpool Football Club è a conoscenza ed è deluso dai commenti e dalle accuse infondate che sono state fatte sui media riguardo a uno dei nostri giocatori. Poiché gli interessi del giocatore in questione non sono tutelati al meglio né da speculazioni inesatte, né da dichiarazioni provocatorie, né da discorsi pubblici, non rilasceremo ulteriori commenti. Continueremo tuttavia i nostri sforzi per collaborare privatamente con il giocatore per trovare una soluzione nel migliore interesse di tutte le parti coinvolte". Alla fine, con buona pace di tutti, Edwards riesce a trovare l'accordo con la Fiorentina per addirittura due milioni di sterline a inizio settembre, sul gong della sessione di mercato.
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