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Ve lo ricordavate?

Che fine ha fatto? Bobby Duncan, il cugino di Gerrard: precedente da evitare per Kospo

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Tecnico e tracagnotto, tignoso ed efficace: a molti Bobby Duncan ricordava il primo Wayne Rooney. Dopo i primi calci al Mossley Hill e al St Helens Town, ottiene la sua prima importante opportunità nel vivaio del Wigan Athletic nel 2010. Passa un anno e su di lui mette le mani il Manchester City appena rilevato dagli sceicchi. Nel 2016 Duncan scrive il suo nome nei libri di storia del calcio: è il primo inglese a segnare una tripletta al Brasile in assoluto, in una vittoria per 4-3 con la Nazionale Under 16. Tutto procede bene nella sua crescita, fino a quando, nel 2017, rimane fermo un anno per via di una disputa contrattuale e sceglie di trasferirsi al Liverpool, la squadra che ha reso leggenda suo cugino Gerrard. Un primo campanello d'allarme, certo, ma la stagione 2018/19 a livello di quella che noi chiamiamo Primavera viene dominata da Duncan e dal suo partner d'attacco Paul Glatzel, protagonisti assoluti della vittoria della Fa Youth Cup proprio contro il Man City. Curiosità: tra i Citizens entrano dalla panchina tre giocatori che oggi conosciamo abbastanza bene, Dele-Bashiru della Lazio e Bernabè del Parma, ma anche Cole Palmer, oggi stella del Chelsea e all'epoca riserva. Il gol di Duncan, fondamentale nel portare la sfida ai rigori vinti dai Reds, convince l'allora tecnico della prima squadra Jurgen Klopp a chiamarlo per il ritiro estivo che apre la stagione 2019/20: arriva l'esordio in amichevole, bagnato con una rete nel 6-0 al Tranmere Rovers. E' il punto più alto della giovane carriera di Bobby.

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