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A Torino due di tanti, a Firenze unici. Nico e Dusan, quando lo capirete…

Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

Lui ci ha provato a essere l'unico a Torino. Doveva sostituire un certo Cristiano Ronaldo, impresa complicata per chiunque. Anche Dušan Vlahović ha fallito miseramente, così come Milik, Morata e tanti altri. Ma Moise Kean ci ha provato, ma non ha funzionato. Perché si sa, quando l'amore è a senso unico, fa male solo a chi ama. E Torino lo ha amato, Moise, bisogna essere onesti. Quell'applauso in Juventus-Fiorentina dopo il suo colpo di testa era sincero, nato dal cuore. Come le scuse dell'attaccante viola per il gol appena segnato. Ma quando l'amore si trasforma in noia, bisogna chiedersi se davvero ne sia valsa la pena. Kean non se lo è chiesto, è stato subito accompagnato alla porta e svenduto alla Fiorentina, dove ha trovato un allenatore che, nei suoi mille limiti, sa come amare. E su questo nessuno può dirgli nulla. E così è rinato, sbocciato il vero Moise Kean, e Firenze se lo gode. L'unico, l'attaccante della Fiorentina, quello che i bambini guardano con gli occhi lucidi e pieni di sogni. Qui, a Firenze, non a Torino, dove rimarrà uno dei tanti.