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A Torino due di tanti, a Firenze unici. Nico e Dusan, quando lo capirete…

Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

"Io e Moise alla Juve eravamo sempre quelli del settore giovanile, della Next Gen, trattati come tali. Uno scotto che abbiamo pagato..." racconta Nicolò Fagioli. E cos'altro bisogna aggiungere? Massimiliano Allegri ci ha visto lungo e, finché è rimasto lui, a Torino Fagioli veniva considerato il "nuovo Modric". Poi l'arrivo diThiago Motta che, a dire del centrocampista, non l'ha mai preso in considerazione, e l'addio. Amato, sfruttato e abbandonato. Come uno di tanti, come un numero nella calcolatrice. Nulla di più. Ed ecco che si è inserita la Fiorentina, con l'amore che Firenze sa dare. Quello che Dušan Vlahović e Nico González, forse, cercavano sugli spalti, con il giaccone sul volto dopo la pessima figura della loro squadra. Ricordandosi poi che ciò che è stato non può tornare. Adesso tutto l'amore di Firenze è per Nicolò Fagioli, pronto a prendersi sulle spalle questa Fiorentina. Perché essere unici fa sempre la differenza, anche con qualche trofeo in bacheca...