Il commento

La partita di Polverosi: Viola umiliati. Male in difesa, attacco e panchina

Alberto Polverosi

Inevitabile perdere le partite in questo modo. Inevitabile anche perché di questi tempi alla Fiorentina basta poco per prendere gol. A Salerno era successo per due errori (uno imperdonabile) di Igor che infatti all’inizio era finito in panchina, stavolta per la nefasta collaborazione di Odriozola e Milenkovic sul primo gol e per la dormita di tutta la difesa sul secondo. Sul primo è successo questo: appoggio corto e molle in uscita di Milenkovic su Odriozola che è stato sopraffatto fisicamente da Pablo Mari, palla conquistata dal difensore friulano, Milenkovic ha tardato l’uscita e Terracciano è stato impallinato sul suo palo. Male tutt’e tre i viola. Il 2-0 è stato il vero allarme, il manifesto della partita dell’Udinese: gol in contropiede. Ma c’è di più, gol in contropiede su palla ferma, così è da dilettanti. Punizione 20 metri più su dell’area di rigore friulana, Arslan l’ha battuta subito su Udogie e in un attimo la Fiorentina si è ritrovata due contro due, Milenkovic su Udogie e Quarta su Deulofeu, Udogie si è bevuto Milenkovic mentre Odriozola tentava un disperato quanto inutile recupero, il bianconero ha calciato, Terracciano ha respinto e Deulofeu ha ribattuto in rete. La Fiorentina ha prodotto il massimo sforzo dal 40' del primo tempo al 15' del secondo, venti minuti con un parziale di 9 conclusioni a uno. Ma da quel momento, tutte le volte che l’Udinese ripartiva era una palla-gol. Attaccare era inevitabile, ma scoprirsi in quel modo no, proprio non andava bene. Palo di Udogie (è saltato mezzo metro più su di Odriozola), occasioni per Molina (due) e Deulofeu, parate di

Terracciano fino ai gol di Walace (con deviazione di Igor) e di Udogie, classe 2002, giocatore pazzesco. Così la sconfitta da brutta è diventata pesante e da pesante è diventata umiliante.