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Ecco il West Ham. Dalle bolle di sapone al nuovo Ferguson… e gli italiani!

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Il West Ham è una delle tante squadre londinesi. Le curiosità sono molte, la prima, evidente è quella delle loro bolle di sapone. Infatti la squadra nelle partite di casa è accolta da un gran numero di bolle di sapone. E questo è dovuto al loro inno "I'm forever blowing bubbles". Riadattamento di una canzone del 1918. Chissà se anche a Praga porteranno lo loro bolle. Tifosi che sono tra i più temuti e appassionati d'Inghilterra. Tanto da ispirare un film, "Hooligans". Incentrato sulla rivalità con il Milwall. Il loro stadio è il London Stadium, impianto da 60mila posti acquistato dal club dopo le Olimpiadi di Londra 2012. Impianto che ci ha messo un po' per entrare nel cuore dei tifosi degli Irons, dopo lo storico Upton Park. Ma che negli ultimi 2 anni con le nottate europee, si è definitivamente trasformato davvero nella casa del West Ham. Il club è fortemente legato all'Italia. Infatti diversi giocatori nostrani sono un simbolo locale. 2 in particolare, Paolo Di Canio, leggenda vera e propria. E Angelo Ogbonna, che ormai è un beniamino dei tifosi. Ma poi sono transitati da Londa anche Borriello, Nocerino, il sopracitato Scamacca, Emerson Palmieri, Diamanti e altri. Infine un focus su David Moyes. Il manager scozzese vanta un confronto con la Fiorentina. Quando i viola lo eliminarono dalla Coppa Uefa 2008. Con Frey eroe ai rigori. Dopo 11 anni all'Everton fu scelto per sostituire Ferguson allo United. Ma il progetto naufragò dopo pochi mesi, e da li dopo un lungo girovagare ha trovato la sua dimensione ideale al West Ham.


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