Il Benevento, terza posizione in Serie B a quota quattordici punti, è la rivelazione del campionato cadetto. Oltre all'ex gigliato Michele Camporese, nella squadra giallorossa militano anche Ricardo Bagadur e Lorenzo Venuti, entrambi di proprietà della Fiorentina. Per parlare di loro e non solo, Violanews.com ha intervistato il direttore sportivo della formazione campana, Salvatore Di Somma.
esclusive
Ds Benevento a VN: “La nostra è la piazza ideale per Venuti e Bagadur. Corvino numero uno”
Salvatore Di Somma: "Benevento è un ambiente sano e tranquillo dove c'è grande entusiasmo, i ragazzi si stanno trovando bene, potrebbe essere l'ambiente ideale per loro per poter migliorare. Il nostro rapporto con la Fiorentina andrà avanti"
"Siamo contenti di tutti e tre i giocatori. Quello che sta trovando più spazio è Venuti che sta facendo molto bene. Camporese e Bagadur, invece, non hanno ancora trovato spazio, non perché non lo meritano, ma perché quelli che sono davanti stanno giocando alla grande. L'allenatore (Marco Baroni, ndr) li tiene in considerazioni, prima o poi verrà anche il loro turno".
Benevento, quindi, può essere la piazza ideale per il salto di qualità?
"Penso di sì. Benevento è un ambiente sano e tranquillo dove c'è grande entusiasmo, i ragazzi si stanno trovando bene, potrebbe essere l'ambiente ideale per loro per poter migliorare".
Si aspettava un rendimento così alto da parte di Lorenzo Venuti?
"Sinceramente sì, lo conosco già da qualche anno. Lo conosceva bene anche l'allenatore perché lo ha avuto con sé a Pescara. Ci aspettavamo che desse continuità alle sue prestazioni fornite l'anno scorso a Brescia".
Qual è il vostro rapporto con la Fiorentina?
"Il rapporto con la Fiorentina è sempre stato buono, a prescindere che ci fosse Pradè o Corvino. Con quest'ultimo ho un rapporto particolare perché conosco Pantaleo dagli anni settanta, da quando era maresciallo dell'Aeronautica (ride, ndr). Perciò il rapporto con lui è fraterno. La nostra relazione andrà avanti, anche oltre il calcio. Ci sarà continuità finché il Padre Eterno lo vorrà".
Come giudica l'operato di Corvino?
"Pantaleo è un aziendalista e un grande conoscitore di calcio. Lo ritengo il numero uno. Io ho un rapporto particolare, di grande simpatia con la Fiorentina. Tantissimi anni fa, quando giocavo nell'Avellino, fui ad un passo dalla squadra viola. Mi piace tantissimi il viola, faccio il tifo per la Fiorentina perché è una squadra che mi piace tanto".
Corvino ha acquistato molti giovani sconosciuti. Non potrebbe essere un rischio?
"La storia di Pantaleo è questa. Ha sempre valorizzato giovani sconosciuti, sia a Lecce che a Firenze. Questo è il suo lavoro, punta molto sui giovani. E' il suo modo di lavorare che io apprezzo tantissimo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA