Ciprian Tatarusanu è stato tra i giocatori più criticati dai tifosi della Fiorentina in occasione della partita contro la Juventus, soprattutto per la sua scarsa dimestichezza nel giocare il pallone con i piedi. Per un commento sul rumeno e gli altri estremi difensori gigliati, Violanews.com ha intervistato Massimo Cacciatori, preparatore dei portieri della scuola di Coverciano.
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Cacciatori a VN: “Tatarusanu non ha i tempi di gioco. Non avrei comprato Dragowski”
Il preparatore dei portieri della scuola di Coverciano: "Il problema di Tatarusanu non è solo di tecnica, ma anche di comunicazione. Lezzerini? Deve giocare, lo cederei in prestito"
"I fondamentali vengono allenati da quando si è ragazzi, poi è chiaro che c'è chi ha qualcosa in più e chi meno. Mediamente oggi tutti i portieri sanno giocare con la palla tra i piedi, per quanto riguarda la tecnica di base. Bisogna vedere le situazioni e l'emotività. Probabilmente Tatarusanu non ha i tempi di gioco e con i compagni ha un feeling poco felice. Per tempi di gioco mi riferisco ai tempi di calcio e di passaggio, cioè far arrivare la palla al posto, nel momento e alla persona giusti. Deve entrare in un meccanismo collaudato. L'anno scorso è andato abbastanza bene, anche se a corrente alternata qualche volta, soprattutto nella seconda parte di campionato. Non è solo un discorso personale, ma anche di rapporto con i compagni".
Tatarusanu viene "accusato" anche di parlare poco e quindi di non comandare la difesa.
"Non so se questo avviene o no regolarmente. Il fatto di urlare ai compagni in maniera eclatante a volte può essere controproducente. Si può collaborare con i compagni anche non essendo appariscenti. Ripeto: non è solo un discorso di tecnica, ma anche di comunicazione e su questo punto di vista non so se Tatarusanu parla bene la nostra lingua".
Capitolo Lezzerini: si parla bene di lui, ma di fatto non gioca con continuità da molto tempo. Lo cederesti in prestito?
"Io sono sempre per giocare, soprattutto per quanto riguarda i giovani (Lezzerini è un classe 1995, ndr). Lo manderei a giocare in un campionato anche minore, piuttosto che farlo restare in panchina a Firenze. Se potrebbe diventare il nuovo Donnarumma? Di Donnarumma ce n'è uno solo (ride, ndr). L'esplosione del portiere del Milan è stata in gran parte merito di Mihajlovic che ha avuto il coraggio di buttarlo nella mischia. I presupposti per Lezzerini ci sono, ma accostarlo in questo momento all'estremo difensore rossonero è eccessivo".
La Fiorentina ha acquistato Dragowski. Ti ha convinto questa operazione di mercato?
"Sono abbastanza drastico. In Italia abbiamo tanti ragazzi promettenti, con buone chance di fare qualcosa d'importante, ma abbiamo la mania dell'esterofilia che comprendo poco. Il nostro problema è che non abbiamo il coraggio di far giocare i giovani".
Quindi avresti evitato di acquistare Dragowski.
"Direi proprio di sì. Donnarumma stranieri non ne vedo. Poi si sa che i portieri giovani devono giocare con continuità. L'allenamento è importante, ma solo giocando si completa il percorso di crescita. Il problema è che in Italia, anche con un piccolo errore, i portieri più giovani vengono messi da parte, mentre ai più esperti le sbavature vengono graziate".
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