Rispondere è difficile. Volendo essere parecchio ottimisti potremmo pensare che si stia valutando una serie di alternative aspettando di capire qualcosa in più sugli obiettivi più ambiziosi. Sto pensando a Locatelli per esempio, che prima di convincersi a lasciare la Juve vuol prima provare a convincere Thiago Motta e poi, probabilmente, valutare se su di lui ci siano squadre più prestigiose della Fiorentina. Del resto si sa i viola al momento non sono “appetibili” per certi calciatori e lo possono diventare soltanto se le alternative scarseggiano. Volendo invece pensar male, viene il dubbio che si stia andando un po' per tentativi, senza avere in mente un'idea davvero forte. Sarebbe un guaio enorme.
Idea Casadei
—A proposito di idee. Non so se come spesso capita pioveranno smentite e sinceramente le valuterei come per quello che valgono. Molto poco. Quasi zero. Anzi. Spesso una smentita (specie se particolarmente vibrante) equivale ad una conferma. Quel che posso dire è che da tempo Daniele Pradè sta pensando molto seriamente a Cesare Casadei. Ecco. Questa si, che sarebbe un'operazione da applausi. E pazienza se in realtà il ragazzo non ha ancora dimostrato di essere quello che tutti immaginano. Ha 21 anni, struttura fisica e piedi buoni, personalità e ha messo nel taschino già esperienze importanti come quella al Leicester. Per prenderlo servono 10-12 milioni e sarebbe un vero e proprio assegno circolare. Se funziona, ti ritrovi in mano un patrimonio tecnico enorme ed un valore economico a dir poco raddoppiato. Se va male, lo puoi rivendere (almeno) alla stessa cifra. E' questa, la forza dei giovani bravi, Puoi sbagliare, ovviamente, ma difficilmente ci perderai.
Il doppio significato
—Si parla spesso di operazioni buone sia tecnicamente che per l'immagine e prendere Casadei avrebbe (appunto) un doppio significato. Aggiungerebbe potenzialità alla squadra, e sarebbe il segnale chiaro di come sia quantomeno provare a crescere e, sul serio, ad alzare l'asticella. Sarebbe, roba che ultimamente non si è praticamente mai vista, un'operazione di calcio purissimo. Sinonimo di programmazione e ambizione, di prospettive e voglia di trovare qualsiasi strada possibile per fare un salto di qualità.
Fosse questo (o affari simili) il motivo di questo evidente ritardo, lo accetteremmo molto più volentieri. Soprattutto, lo vivrebbe con la massima serenità Raffaele Palladino. Descritto da chi lo conosce bene come (ancora) assolutamente tranquillo ma che, e non potrebbe essere altrimenti, spera di non dover continuare a lungo a lavorare su una squadra poco più che virtuale.
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