Zaniolo non può matematicamente raggiungere il numero minimo di presenze per far scattare l'obbligo di acquisto dal Galatasaray, e ora?
Nicolò Zaniolo e la Fiorentina si trovano ora davanti ad un bivio. Il classe '99 è in prestito con diritto di riscatto, a circa 16 milioni, dal Galatasaray. Il club gigliato ne ha rilevato il prestito inizialmente pattuito tra la società turca, proprietaria del cartellino, e l'Atalanta che lo aveva prelevato l'estate scorsa. Il contratto prevedeva che il diritto si trasformasse in obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze totali da almeno 30' giocati. Con la maglia viola indosso da gennaio è capitato solo quattro volte: Fiorentina-Como, Verona-Fiorentina, Fiorentina-Lecce e Celje-Fiorentina.
Indietro nelle gerarchie
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Lo stesso Raffaele Palladino, in conferenza stampa, ha ammesso che lo scivolamento indietro di Zaniolo nelle gerarchie è dovuto al passaggio al 3-5-2, un sistema senza ali che taglia fuori l'ex Roma.
Parla la matematica
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La Fiorentina, dall'arrivo di Zaniolo e fino all'eventuale finale di Conference League, conta 22 gare in calendario, 21 in caso di eliminazione da parte del Betis tra l'1 e l'8 maggio in semifinale. Il 60% di 21 è 12,6, il 60% di 22 è 13,2. Da qui alla fine della stagione la squadra viola giocherà sei partite di campionato, più due o tre di Conference League, per un massimo di 9. Dopo la panchina nell'ultima di campionato col Parma, Zaniolo può arrivare al massimo a 13 presenze...Per questo la matematica, prima ancora che l'evidenza, condanna l'obbligo di riscatto.