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Conference, contro chi stavolta? Milenkovic, Eto’o jr. e il satellite del Chelsea

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Chiudiamo con la Spagna, dove ad aggiudicarsi l'ottavo posto è stato il Rayo Vallecano. Il Rayo fa sede a Vallecas, un quartiere di Madrid, ed è sempre stato all'ombra di due giganti come Real e Atletico. Ma nelle ultime stagioni il club è stato spesso scomodo in Liga, precisamente dall'arrivo di Andoni Iraola in panchina. Il tecnico basco, attuale allenatore del Bournemouth, ha lasciato due anni fa, ma l'eredità è stata raccolta da un suo ex compagno ed assistente, il giovanissimo Inigo Perez, classe 1988 e Navarro di Pamplona. Il tecnico arriva in corsa nella scorsa stagione e si guadagna la conferma. Il modello? Marcelo Bielsa, avuto all'Athletic e che ha lasciato un segno in quella squadra. Basta pensare che di quel gruppo ben 5 giocatori allenano. Tra l'altro Perez nonostante la giovane età non si è fatto problemi a mettere fuori l'acquisto dell'estate scorsa, James Rodriguez, secondo lui inadatto ai suoi ritmi di gioco. Addirittura ha fatto spostare gli allenamenti dal centro sportivo allo stadio di Vallecas per avere un campo che lo soddisfacesse.

Lo stile di gioco è simile a quello proprio di Iraola, verticalità, ritmi alti e pressione. Tra l'altro le ridotte dimensioni dello stadio, e del terreno di gioco, rendono le sfide a Madrid davvero dure per tutti, partite fisiche e sporche. I giocatori chiave sono Ratiu, terzino che ha fatto benissimo nell'ultimo Europeo, il creativo Isi Palazon, giocatore di culto in Spagna, un mancino rapidissimo, l'attaccante Raul De Tomas,  penalizzato davvero tanto in questa stagione, ed Etienne Eto'o. Sì, proprio il figlio 22enne del grande Samuel, ovviamente attaccante anche lui.