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Conference, contro chi stavolta? Milenkovic, Eto’o jr. e il satellite del Chelsea

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Dalla Bundesliga arriva la canonica sorpresa, stavolta è il turno del Mainz dopo l'Hedenheim nella scorsa stagione. Il Mainz nelle scorse stagioni era una delle mid-table team della Bundes, ovvero una squadra che arrivava spesso a metà del guado. Ma a Magonza hanno una grande scuola di allenatori, a partire da Jurgen Klopp, passando a Thomas Tuchel, fino a Bo Henriksen, l'attuale tecnico. Il classe 1975 ha ribaltato la squadra, basti pensare che il Mainz aveva totalizzato 12 punti in 21 gare nella stagione 2023/24. Poi è arrivato Henriksen, ed il club si è agevolmente salvato. L'allenatore ha uno stile di gioco molto aggressivo, come quasi tutti i tecnici del campionato tedesco.

Il sistema di riferimento è un gasperiniano (come diremmo in Italia) 3-4-2-1 orientato alla pressione sull'uomo. Il Mainz era stato a lungo in zona Champions, salvo poi rallentare e terminare sesto. La vittoria della coppa di Germania dello Stoccarda (arrivato nono in campionato), ha fatto scalare il Mainz in Conference. La stella è l'attaccante Burkardt, classe 2000, è finalmente esploso dopo anni in rampa di lancio. Non così dotato in termini di statura, ma molto agile negli spazi, ha segnato 18 gol nell'ultima Bundesliga. Poi c'è Nadiem Amiri: passato anche dal Genoa in Italia e in passato accostato alla Fiorentina, ha trovato la sua dimensione al Mainz ed adesso è in ottica nazionale tedesca.