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Conference, contro chi stavolta? Milenkovic, Eto’o jr. e il satellite del Chelsea

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

In Francia la settima posizione, valida per la Conference, è stata occupata da un'altra sorpresa, lo Strasburgo. La svolta per il club transalpino è arrivata nel 2023, quando il consorzio guidato da Todd Boehly, ha acquistato la squadra. Se Boehly è così contestatissimo a Stamford Bridge (è anche il proprietario del Chelsea), per le spese folli, la poca identità ed i mancati risultati, a Strasburgo la società americana sta facendo bene. In questa stagione la squadra è stata in lotta anche per posizioni di livello maggiore. Il progetto è chiaro, giovani su giovani. La formazione titolare ha un'età media di 21 anni, rendendo lo Strasburgo una delle società in rampa di lancio in Europa. Con il Chelsea c'è una sinergia evidente, con tanti prestiti arrivati da Londra.

L'allenatore è Liam Rosenior, quarantenne alla terza stagione tra i professionisti, dopo la stagione all'Hull City. La rosa del club potrebbe essere molto diversa nella prossima stagione, viste le scadenze dei prestiti, ma i soldi non mancano. I giocatori chiave sono Andrey Santos, che tornerà proprio al Chelsea e verrà valutato da Maresca, ma già nel mirino di Ancelotti. Davanti spazio a Emegha, punta di 1.96 e autore di 14 gol. Interessantissimo il profilo del centrale classe 2005 Sarr, mentre un altro uomo mercato sarà il giovane centrocampista e capitano Habib Diarra. C'era la possibilità che il Lione venisse squalificato dall'Europa League facendo scalare lo Strasburgo e qualificando il Lens di Nzola alla Conference, ma la Uefa ha confermato il 28 maggio l'idoneità dell'OL.