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Tre punti, Chiesa, Tello e nient’altro. Turiamoci il naso, ma non gli occhi

La Fiorentina torna ad essere la brutta copia di se stessa nella sera del rilancio europeo. Altro che vittoria a mani basse...

Alessio Crociani

79% di possesso palla (almeno così recita il report della Lega Serie A), scarso mordente ed una prevedibilità ai limiti dell'irritante. Non per gli avversari, chiaramente. Ha gli occhi lucidi Massimo Oddo in conferenza stampa e ne ha ben donde dopo una partita tenuta sui binari voluti per almeno 70 minuti su 95, persa soltanto per un colpo di... sorte a recupero scaduto. Paradossalmente la Fiorentina torna ad essere la brutta copia di se stessa nella sera del rilancio europeo. Quello in classifica, con i punti, che poi sono l'unica cosa che conta, ma passando anche da un atteggiamento preoccupante in vista del tour de force che attende la squadra nei prossimi 25 giorni.

Poi ci sono anche i soliti errori dei singoli, un grande classico ormai per quasi tutti. Sicuramente non per chi sostiene che sia difficile trovare a gennaio giocatori più forti ed affidabili di quelli presenti in rosa. Pensare che per qualcuno, al netto delle assenze, la Fiorentina a Pescara avrebbe dovuto vincere a mani basse, "perché le riserve della Fiorentina sono superiori ai titolari del Pescara". Il campo poi ha raccontato tutt'altra storia, certificando dopo il Genoa (se mai ce ne fosse stato bisogno) quanto questa squadra sia vulnerabile contro tutti, in qualsiasi momento della partita. E allora prendiamoci questi tre punti, prendiamo la doppietta di un Tello rigenerato e l'ennesima prestazione scintillante di Chiesa. Turandoci il naso ma senza tapparci gli occhi, le orecchie e quant'altro. Perché martedì si va a Roma...