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Italiano si presenta al Bologna: “A Firenze migliorato tanto, oggi sono emozionato”

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Le parole del tecnico ex viola, nuovo allenatore rossoblù per la stagione del ritorno in Champions League
Filippo Caroli Redattore 

Vincenzo Italiano, nuovo tecnico del Bologna, si è presentato alla stampa e ai tifosi emiliani in conferenza. Vi riportiamo le risposte dell'ex viola sulla sua nuova esperienza, mentre invece quanto ha detto sulla Fiorentina ve lo proporremo in forma di video grazie ai contributi del nostro inviato.

"Sono un po' emozionato. Avere questa opportunità di intraprendere questo cammino mi fa sentire grato. Sarà un anno importante perché si dovrà cercare di dare una conferma. Vogliamo ben figurare in Champions. Ci sono tutti i presupposti per lavorare bene. Le persone con cui lavorerò sono fantastiche e sono molto felice di avere questa opportunità. Per me in Champions sarà la prima volta. E sono curioso di ritrovare i calciatori. Ho visto una squadra che si è espressa in maniera grandiosa, io voglio continuare su questa strada".


GIOCATORI - "I giocatori hanno dimostrato tutti di essere all'altezza della situazione. Hanno stupito tutti, me in primis. Ne ho parlato con il direttore Sartori durante l'anno: non avevo mai visto una crescita come questa. Non abbiamo ancora approfondito il futuro di alcuni ragazzi e lo faremo, il tempo c'è tutto. Ci presenteremo bene".

IDEA DI GIOCO - "La proposta di gioco vista qui somiglia molto alla mia".

OBIETTIVI - "Vogliamo cercare di mantenere un livello molto alto, proponendo e facendo divertire le persone. Voglio continuare sulla scia di cosa è stato fatto lo scorso anno. Vogliamo ben figurare in Champions, e sono convinto che possiamo venire fuori da tutte le partite a testa alta. Dovremo cercare di giocare bene, perché altrimenti le partite non si vincono. Qui c'è un grande spirito di gruppo. Ho conosciuto le persone che lavorano qui e il presidente vuole togliersi grandi soddisfazioni".

ORSOLINI - "Ha dimostrato di essere concreto. Con le sue caratteristiche si possono ottenere risultati. Anche Karlsson è Ndoye sono giocatori di grande qualità".

GESTIONE DEL GRUPPO - "Ho visto che anche lo scorso anno venivano spesso rutati i giocatori: questo è molto importante. Questo io l'ho sempre fatto. Mi piace molto avere rapporti con tutti. Poi ovvio, bisogna andar forte in allenamento. Ma se c'è voglia da parte mia non ci sono preclusioni. Più siamo e meglio è".

OBIETTIVI PERSONALI - "Chi arriva dopo una salvezza a Firenze e raggiunge grandi obiettivi si è migliorato tanto. Non dico se migliorato o peggiorato. Sono cambiato tanto, sotto ogni punto di vista. Il calcio va veloce e bisogna aggiornarsi. Ogni allenamento credo che mi abbia cambiato. Non avevo mai disputato una coppa e mi sono giocato due finali. Poi sul futuro non lo so. So solo che arrvo qui con un entusiasmo incredibile. Darò tutto me stesso e ci metterò cuore e passione".

MERCATO - "Ognuno ha il proprio modo di avvicinarsi ai nuovi calciatori. Io aspetto sempre di incontrarli di persona. Anche se poi ci conosciamo tutti. Li ho studiati da avversario e so cosa sanno e possono fare. Caratterialmente mi piace vederli di persona. Avremo tempo per conoscerci. Ci confronteremo e capiremo il futuro di alcuni ragazzi. Ci sono tanti giocatori importanti, ma vogliamo comunque migliorare".

PUNTI CARDINE - "Ho visto e studiato i ragazzi e le mie richieste le hanno già nelle loro corde, ne sono sicuro. Mi piace condividere e coinvolgere, non vedo l'ora di incontrarli tutti".

SCELTE - "Per fare questo mestiere ci vuole follia, dice qualcuno. A parte le battute. Quando le persone ti dimostrano stima e fiducia si può andare contro tutto e tutti. la squadra ha fatto un gran calcio e la piazza chiede tanto. Sono entusiasta della mia scelta. E insieme a me ci saranno persone che mi daranno una grossa mano".

CLASSE OPERAIA - "In campo ci vanno il lavoro e la serietà, non i fatturati. Si può ottenere tutto attraverso queste caratteristiche".

CENTRAVANTI - "Deve far gol. Qui avete visto un centravanti completo come Zirkzee. Come si esprime la punta si esprime la squadra. Deve essere anche il primo a ripiegare, ma soprattutto deve far gol".

DIFFERENZE CON MOTTA - "Alla Fiorentina ho alternato giocatori di quantità a quelli di qualità. Sto pensando ad Arthur in regia. Qui i giocatori vogliono la palla sui piedi. I ragazzi hanno personalità e sanno gestire il gioco. I centrocampisti mi hanno stupito e pian piano li conoscerò meglio e capirò quali sono le esigenze".

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