La Fiorentina non si è sbloccata, la botta di vita in casa della Juve - scrive Angelo Giorgetti su La Nazione - è rimasta un bel ritratto appeso nel salone delle feste e quello contro il Bologna è stato un modesto Derby del Passaggino. Tiri in porta della Fiorentina zero e potremmo fermarci qui, una gran delusione dopo il tris a casa dei campioni d’Italia e non solo per l’assenza di gol, proprio perché non c’è stata quell’’intraprendenza in più che ci si aspettava. Solo un bell’inizio (palo esterno su azione di Ribery, il migliore in attacco), poi tanto tran tran gestito in prevalenza dal Bologna. Ancora una volta Dragowski è stato fra i migliori della Fiorentina. Ma guardando al futuro il punto è un altro: quando mai la Fiorentina riuscirà a liberarsi delle proprie paure? Quando saprà risolvere le proprie incompiutezze?
gazzanet
Il Derby del Passaggino: serve più coraggio. Dopo la Juve tornano paure e incompiutezze
Alla Fiorentina è mancato il salto di qualità dopo lo show contro la Juventus. In attacco ha meritato solo Ribery, Vlahovic di nuovo in ombra
Perché è difficile definirle in modo diverso, se la vittoria per 3-0 in casa della Juventus non ha aggiunto l’autostima che è proprio mancata contro il Bologna per agganciare quel salto di qualità di cui la squadra è (teoricamente) capace. La Fiorentina deve diventare una squadra che non ha sbandamenti, né si offre morbidamente lasciando spazi dopo aver provato a fare quello che non le riesce. Ma cosa riesce in attacco a questa squadra, quando Ribery non gioca a livelli spaziali come quelli di Torino? Il problema della Fiorentina – quando non gira tutto bene – è sempre quello di non offrire palloni giocabili a Vlahovic, al quale non si può chiedere sempre di fare a sportellate da solo. Oggi comincia il mercato: l'esigenza dichiarata da tecnico e dirigenza è sfoltire, ma insieme a un attaccante servirà anche un tattico di centrocampo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA