Lunga intervista quella al viola Antonin Barak che troviamo stamattina all'interno dell'edizione fiorentina del Tirreno. A seguire vi proponiamo i passaggi più interessanti del pensiero espresso dal centrocampista della Fiorentina: "Questa è una Fiorentina che ha fame - esordisce Barak - l'anima non ci manca. Stiamo lavorando tanto nella direzione giusta". L'obiettivo per il nazionale ceco è di arrivare a gennaio ed essere in grado di poter dire la propria su tutti i fronti. Per riuscirci, servirà sicuramente più concretezza sotto porta: "Stiamo lavorando proprio su questo. Dobbiamo andare con più giocatori dentro l'area, creare confusione senza dare punti di riferimento e trovare il modo di essere più pericolosi, a prescindere dall'avversario". A partire dal prossimo impegno contro l'Atalanta di Gasperini, allenatore quest'ultimo che Barak definisce "molto bravo". Uno di quelli in grado di alzare il livello tecnico della squadra che allena: "Tutti sono rimasti affascinati dall'Atalanta. Il gioco di Gasperini è bello da vedere, ma anche il nostro".
Il protagonista
Barak: “Fiorentina affamata. Ora surfiamo sull’onda di un club in crescita”
Barak affronta anche il tema legato ai confronti con le big: "Il mancato successo contro la Juventus non l'ho ancora digerito. I bianconeri erano ben al di sotto dei loro standard, avremmo dovuto approfittarne". Secondo il numero 72 viola la sosta è arrivata al momento giusto, permettendo a Italiano di recuperare alcuni dei giocatori fermi ai box: "Adesso dobbiamo schiacciare il piede sull'acceleratore sia in campionato che in Conference. In Europa le due gare contro l'Hearts saranno decisive. Dobbiamo surfare l'onda di un club che sta crescendo". Riguardo al ruolo, Barak si dice soddisfatto della liberà concessa in campo da Italiano, arma importante per non dare punti di riferimento all'avversario. Ed i singoli? Le parole più belle sono per Bonaventura: "E' un signore del calcio, ha qualità da vendere".
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Infine, dopo aver sottolineato l'apporto positivo che può dare alla squadra un presidente coinvolto e appassionato come Commisso. Barak si sofferma sul reparto d'attacco: "Luka (Jovic, ndr) è arrivato dal Real Madrid: gli manca un po'di ritmo, ma sono convinto che presto scoccherà il suo momento. Diventerà sempre più importante per la squadra. Quando tocca il pallone lo fa nel modo giusto, sa essere pericoloso in ogni modo, col destro, col sinistro e di testa. Kouamé attacca la profondità, ha tanta forza: punta i difensori. Cabral è una via di mezzo tra Christian e Luka".
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