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L'intervista

Duncan: “Italiano mi ha ripulito mentalmente. Sono rinato come Saponara”

Duncan

Il centrocampista viola: "Ho capito i miei errori, poi Italiano mi ha dato una grande mano". Poi parla anche dell'obiettivo Europa

Redazione VN

Lunga intervista ad Alfred Duncan quella realizzata e trasmessa da Radio Bruno. A seguire vi proponiamo la prima parte della chiacchierata con il centrocampista della Fiorentina: "Sto bene. In questo momento, visto che la squadra sta facendo bene in tutto, viviamo la vita quotidiana abbastanza bene. Quest'anno siamo ripartiti da zero con un nuovo allenatore, alcuni giocatori sono stati confermati, altri, come me, sono rientrati dal prestito. Il mister ha cercato di fare cose nuove unendo il gruppo e la cose stanno andando positivamente. Siamo molto contenti, io lo sono in maniera particolare per come sta andando la squadra".

Sulla svolta di Moena: "Qualsiasi giocatore ha bisogno di un allenatore che gli dia fiducia facendolo sentire sentire sempre coinvolto. Questo ti aiuta ad esprimerti sempre bene. Il mister mi ha fatto capire che partivamo tutti da zero ed eravamo tutti considerati allo stesso modo. Ero mentalmente pronto a fare qualcosa di mio, la squadra ha reagito abbastanza bene e anche questo mi ha dato la motivazione. Ringrazio i miei compagni che mi hanno aiutato a re-integrarmi, ma grazie anche al mister che mi ha dato una grossa mano".

Su cosa chiede Italiano ad una mezzala: "Ci chiede tante cose, vuole la massima concentrazione su qualsiasi cosa. Chi va in panchina deve essere pronto tanto chi va in campo. Se sbagli un minimo dettaglio è un problema, perciò la concentrazione deve essere sempre massimale. Il gol? Se mi capita di tirare, come contro l'Inter, lo faccio. Anche contro il Genoa sono andato alla conclusione. Nelle ultime gare ho tirato meno in porta, devo trovare una via di mezzo in base all'atteggiamento degli avversari. Sicuramente la conclusione in porta è una mia qualità".

Sull'obiettivo Europa: "Parleremo di Europa quando e se alle ultime giornate ci troveremo in quelle posizioni. Abbiamo un allenatore nuovo che sta facendo cose straordinarie e giocatori che sono rinati come me, Sottil che è rientrato e Saponara, un giocatore straordinario che per un motivo o per un altro non è riuscito ad esprimersi abbastanza bene. La stessa cosa è successa a me. Stiamo cercando di migliorare rispetto agli ultimi 2-3 anni con un allenatore nuovo che ci sta dando una grossa mano. Tra di noi parliamo e non c'è umore da Europa, ma ci godiamo la posizione in alto. Viviamo partita dopo partita cercando di fare risultato, poi vedremo alle ultime partite per cosa potremo lottare".

Su cosa ha imparato dal momento difficile: "Non ho mai pensato al prezzo del mio cartellino, sono venuto qua perché credevo fortemente nel progetto della Fiorentina. Rifarei sempre la scelta che ho fatto se potessi tornare indietro. Il mister mentalmente mi ha ripulito e ho capito le cose che ho sbagliato in passato. Voglio diventare migliore rispetto all'anno precedente. Sono molto contento, non potevo essere il giocatore dello scorso anno. Non volevo partire in prestito ma alla fine quell'esperienza mi ha fatto bene".

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