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VIOLA VINTAGE – Il Falco Oliveira e Morfeo: la Fiorentina si esalta a San Siro e il Milan sprofonda tra i fischi

Era il 25 gennaio 1998. Senza Edmundo e con Batistuta a secco, la viola di Malesani espugnò San Siro grazie ai colpi di Oliveira e Morfeo. A fine campionato sarebbe arrivato un ottimo quinto posto

Stefano Niccoli

Furono un falco e un giovane con doti importanti – espresse, però, solo in minima parte durante la sua carriera – a mandare il Diavolo all’inferno il 25 gennaio 1998. Stiamo parlando di Lulù Oliveira e Domenico Morfeo.

Milan-Fiorentina, ultima partita del girone d’andata del campionato 1997-98. I viola di Alberto Malesani erano reduci dalla sconfitta interna per 3-1 contro la Lazio. Il fine settimana precedente anche i rossoneri di Fabio Capello avevano perso con lo stesso risultato, contro il Parma al Tardini. Entrambe le squadre erano appaiate a 24 punti.

La Fiorentina scese in campo con: Toldo, Falcone, Firicano, Padalino, Serena, Kanchelskis (titolare quattro mesi dopo l’entrata assassina di Taribo West), Cois, Rui Costa, Morfeo, Batistuta, Oliveira. Il Milan rispose con: Taibi, Cardone, Desailly, Costacurta, Maldini, Ba, Albertini, Boban, Leonardo, Kluivert, Ganz. Arbitro: il signor Borriello di Mantova.

Gli ospiti passarono in vantaggio dopo appena tre minuti: sponda di Morfeo per Rui Costa, verticalizzazione del portoghese per Oliveira e diagonale vincente del falco. Al settimo il Milan reclamò il rigore per un fallo di Rui Costa su Ganz. Poi rossoneri pericolosi con un pallonetto di Kluivert parato senza problemi da Toldo e con un tiro mancino di Leonardo da fuori area. Al quarantacinquesimo la Fiorentina andò vicina al raddoppio con una conclusione di Batistuta fuori di un niente. Al cinquantaduesimo lancio di Serena per Morfeo, il fantasista viola mise a sedere Desailly e Taibi e segnò il 2-0 a porta vuota. La squadra di Capello rischiò di riaprire il match con un palo colpito da Ziege, entrato al posto di Cardone, su assist di Maldini. Nel finale il Diavolo restò addirittura in dieci per via di un infortunio subìto da Donadoni che a inizio ripresa aveva sostituito Kluivert.

“Il Milan sprofonda sommerso dai fischi” e “La Fiorentina passeggia sul Milan” titolarono, rispettivamente, La Stampa e La Gazzetta dello Sport lunedì 26 gennaio 1998. “Sul lancio di Serena sono partito alla pari con Desailly, ho fintato il tiro e lui è entrato in scivolata, così sono andato dritto per la mia squadra e ho fatto gol – disse Morfeo nel post partita -. Un gesto alla Baggio? Il paragone mi può far solo piacere, è sempre stato il mio idolo, ma lui ha fatto tanto, mentre io sono all’inizio”.

La Fiorentina si classificò quinta con 59 punti alla fine del campionato 1997-98, alle spalle di Juventus (74), Inter (69), Udinese (64) e Roma (59). Il miglior marcatore gigliato fu, manco a dirlo, Gabriel Batistuta con 21 gol. Davanti a lui: Bierhoff dell'Udinese con 27 centri , Ronaldo dell'Inter con 25 e Baggio del Bologna con 22.

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