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FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 21: Players ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and Como 1907 at Artemio Franchi on September 21, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, commenta la situazione preoccupante della Fiorentina di Stefano Pioli. Ecco le sue parole:
Chi inizia a perderla, la pazienza, è invece l’ambiente. La bordata di fischi con cui è stata accolta la seconda sconfitta consecutiva (entrambe in casa) sta lì a dimostrare come il tempo della luna di miele ormai sia definitivamente scaduto con il rischio che a pressioni si accumulino altre pressioni mentre in questo momento al Viola Park serve grande lucidità. Sarebbe utile per esempio analizzare e provare a dare una risposta sul perché i viola che erano partiti con un’idea molto offensiva (addirittura il tridente) si ritrovino con solo tre gol segnati e, dato che fa ancora più preoccupare, in quattro partite abbiano tirato nella porta avversaria solo 12 volte (di questi solo uno ieri), con una media di 3 a gara cioé un tiro ogni mezzora. La Fiorentina di Pioli fatica enormemente a creare, a mettere nelle condizioni di segnare i propri attaccanti che infatti sono ancora a secco. Di contro le cose non vanno meglio in difesa. Le reti subire sono 6, quasi due a partita, ma anche ieri come contro il Napoli e contro il Cagliari sarebbero potuti essere di più. Troppo facile per gli avversari arrivare al limite dell’area (e in questo la responsabilità è dei centrocampisti), troppo facile per gli attaccanti liberarsi nei duelli contro gli svagati difensori viola. Il risultato è una squadra che ancora non ha trovato una sua identità, che davanti alle difficoltà invece di mettere in campo l’agonismo, finisce quasi per arrendersi. Numeri e atteggiamenti in campo, in casa viola stanno suonando tanti campanelli d’allarme. Sottovalutarli può essere pericoloso, la classifica è già lì a dimostrarlo.
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